domenica 28 settembre 2008

Radio Vaticana, la Cassazione: "Verificare se le emissioni delle onde superano i limiti"

Radio Vaticana sarà condannata per "getto pericoloso di cose" soltanto se verrà accertato che le emissioni di onde elettromagnetiche abbiano superato i limiti previsti dalla legge, con prove certe ed oggettive che dimostrino un pericolo concreto: così la terza sezione penale della Cassazione ha motivato la sentenza con cui il 13 maggio scorso ha annullato, con rinvio a un nuovo processo, le assoluzioni della Corte d'Appello di Roma a padre Roberto Tucci, all'epoca direttore generale e presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana, e di padre Pasquale Borgomeo, direttore dell'emittente. Il fenomeno della emissione di onde elettromagnetiche - scrive la Corte - rientra nel reato di "getto pericoloso di cose", ma è configurabile «solo allorché sia stato, in modo certo ed oggettivo, provato il superamento dei limiti di esposizione o dei valori di attenzione previsti dalle norme speciali», e sia stata accertata una «effettiva e concreta idoneità» delle emissioni ad «offendere o molestare le persone esposte, ravvisabile a seguito di un accertamento (da compiersi in concreto) di un effettivo pericolo oggettivo e non meramente soggettivo». La vicenda è iniziata nel maggio 2005, quando Don Tucci e don Borgomeo furono condannati a 10 giorni di reclusione, nella sentenza di primo grado. La Corte d'appello di Roma, nel giugno 2007, ha invece assolto i due religiosi, ritenendo che l'emissione di onde elettromagnetiche non potesse rientrare nel reato contestato di "getto pericoloso di cose". Contro l'assoluzione hanno fatto ricorso la Procura di Roma, gli abitanti di Ponte Galeria (dove ha sede l'emittente) e le associazioni ambientaliste. Ricorso vinto lo scorso maggio, quando la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione della Corte d'appello, stabilendo un nuovo processo. (Il Messaggero.it)

sabato 27 settembre 2008

Pronta la radio del futuro

Sono pronti al lancio i nuovi piccoli ricevitori radio che rivoluzioneranno la fruizione del mcluhaniano tamburo tribale. Assomigliano a lettori Mp3, ma hanno delle funzioni molto diverse. Attraverso questi apparecchi sarà possibile non solo ascoltare la radio digitale, ma scaricare foto, video e testi. Ad esempio, da Isoradio sarà possibile ricevere aggiornamenti in tempo reale sul traffico supportati da contenuti multimediali. La qualità delle trasmissioni raggiungerà un livello superiore, simile a quello dei compact disc.Già da adesso il segnale raggiunge il 40% della popolazione, in prevalenza al Nord. Dal 1 ottobre arriverà fino a Roma e molto presto raggiungerà la copertura totale del territorio nazionale. Indirizzati principalmente a colpire l'attenzione dei giovani, i primi ricevitori che saranno lanciati sul mercato avranno un costo di circa 60 Euro, un prezzo decisamente accessibile se si pensa che rivoluzioneranno le regole della radio. (Diregiovani.it)

venerdì 26 settembre 2008

Fiorello: Viva Radio 2 non riprenderà

"Viva Radio2 non riprenderà": questa volta è proprio Fiorello a dare la notizia, confermando le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane. Lo show-man è arrivato oggi a Lampedusa dove domani sarà protagonista dello spettacolo di chiusura della sesta edizione di 'O' Scia", l'evento ideato e organizzato da Claudio Baglioni per riflettere sul tema dell'immigrazione. Fiorello è sull'isola insieme alla moglie Susanna Biondo e alla piccola Angelica. Con lui anche l'intero staff e la sua band. Orfano di Fiorello dunque, Marco Baldini inizierà da lunedì prossimo una nuova trasmissione su Radio 2, in onda ogni giorno dalle 6 alle 8. Il titolo dovrebbe essere infatti 'Alba disperata'. Niente 'Viva Radio2', dunque, per le migliaia di ascoltatori habitué che ogni giorno all'ora della pausa pranzo rimarranno a digiuno del varietà radiofonico per eccellenza e di tormentoni esilaranti come le imitazioni di Mike Bongiorno, Ignazio La Russa e della parodia di Enrico Rava imitato come il trombettista Paolo Fava (uno dei personaggi più riusciti dell'ultima edizione). E anche Radiodue rimarrà priva del programma che, tra diretta e replica serale, le consentiva di superare nettamente i 5 milioni di ascoltatori nel giorno medio e aveva fatto fare alla rete diretta da Sergio Valzania un balzo decisivo, in particolare negli ultimi tre anni. La preoccupazione costante, e forse un po' eccessiva, di Fiorello è sempre quella della sovraesposizione: è per questo che in passato ha dimostrato perplessità quando la Rai (e ultimamente anche Mediaset) ha mandato in onda spezzoni di vecchi varietà in replica. Anche il ritorno in tv rimane per ora un'incognita con data da destinarsi. Sul piccolo schermo bisognerà accontentarsi di vedere Fiorello nei divertenti spot di Infostrada, ancora in coppia con Mike Bongiorno, e nella nuova campagna Fiat. Intanto si prepara un nuovo spettacolo teatrale che prenderà le mosse nei prossimi mesi e di cui forse qualche piccolo assaggio sarà dato già domani nello spettacolo scritto in esclusiva per 'O' Scià. Del resto nessuno show di Fiorello è mai identico al precedente visto che il suo cantiere creativo è un continuo work in progress ed è di volta in volta arricchito dagli spunti offerti quotidianamente dall'attualità e dalla sua capacità di improvvisare affinata in anni e anni di animazione nei villaggi turistici. (Ansa)

martedì 23 settembre 2008

Digitale Terrestre: lo switch-off in Sardegna subirà un rinvio

Il passaggio dall'era della televisione analogica a quella digitale terrestre, che sarebbe dovuto avvenire il 31 ottobre in Sardegna, probabilmente subirà uno slittamento. Infatti, all'appello mancano ancora 6.650.000 Euro per gli investimenti delle tv locali. Questo secondo il rapporto 2008 del Corerat (Comitato regionale sardo per il servizio radiotelevisivo), in collaborazione con la Fondazione Rosselli, sul "Sistema dei media locali in Sardegna". Secondo quest'analisi, il ritardo nell'assegnazione delle frequenze, che provoca grandi investimenti per la riconversione degli impianti, è la principale causa del rinvio. Il Governo, però, sta per stanziare un fondo di 4.000.000 di Euro per promuovere una campagna favorevole allo switch-off sulle televisioni sarde, che potrebbero giovarsi di questi introiti pubblicitari. (Bit City)

giovedì 18 settembre 2008

Interferiva nelle comunicazioni aeree, denunciato dalla Polizia

La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cagliari ha denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti una persona che nel corso dell’estate si era introdotto nelle comunicazioni radio dei velivoli in transito sulle rotte aeree della Sardegna. La complessa indagine, scaturita dalla segnalazione ricevuta dal Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma dall’enav (ente nazionale assistenza al volo), ha permesso di individuare nell’agro di Oniferi (NU), ove si concentravano i segnali rilevati strumentalmente, l’“operatore” che peraltro nel pomeriggio e durante la serata dell’11 settembre e’ stato particolarmente attivo. L’Enav, allertato dai piloti di diverse compagnie aeree in transito sulle rotte della Sardegna, riceveva infatti quasi quotidianamente segnalazioni di “interferenze” sulle comunicazioni dei velivoli, modulate da un ignoto “operatore” che, presentandosi come “maverick”, dava istruzioni di vario genere al pilota. La svolta nelle indagini si è avuta nelle ultime settimane grazie all’apporto del personale del 7° reparto volo della Polizia di Stato (Abbasanta), unitamente al quale è stato possibile concentrare l’attenzione verso la zona impervia di Oniferi. E’ stato quindi individuato un casolare isolato protetto da porte in metallo e grate alle finestre al cui interno la Polizia postale ha sequestrato alcuni apparati ricetrasmittenti, materiale radioamatoriale ed altra strumentazione informatica di notevole interesse. Sulla porta di ingresso dell’abitazione dell’indagato risalta una scritta “top gun”.

martedì 16 settembre 2008

TV Digitale - Romani: «Per 70% italiani switch off anticipato al 2010»

Presentato dal sottosegretario alle Comunicazioni il calendario per il passaggio al nuovo sistema delle trasmissioni televisive

Di fatto, il decreto prevede una transizione al digitale progressiva delle varie regioni italiane divise in 16 aree a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2012.
Rimangono fissate per il secondo semestre del 2008 e al primo semestre dell'anno in corso i passaggi già previsti nelle aree cosiddette all digital, Sardegna e Valle D'Aosta.
Già nel secondo semestre del 2009 si vedrà la tv digitale terrestre nel Lazio, in Campania, in Trentino Alto Adige e in Piemonte.
Via via si passerà al digitale nelle altre regioni fino alle ultime due, Sicilia e Calabria, dove la transizione avverrà alla fine del 2012.
«Il governo precedente - ha spiegato, in una conferenza stampa, il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani che ha concluso anche gli accordi con i presidenti delle regioni italiane - aveva immaginato una scadenza unica per tutta l'Italia, fissata al 12 dicembre del 2012. Noi abbiamo ritenuto questo meccanismo troppo complicato e quindi abbiamo indicato un processo regione per regione».
L'Autorità per le comunicazioni ha dato il via libera all'unanimità al progetto «che e' stato condiviso - ha sottolineato il sottosegretario- da tutti i governatori delle regioni». Nove mesi prima della scadenza sarà indicato il termine preciso in cui avverrà lo switch off.
Entro un anno e mezzo «circa il 70% del paese - ha proseguito Romani - sarà digitalizzato». Il processo, oltre a difficoltà di carattere tecnico, ha anche delle ricadute di tipo sociale. Il Ministero, per venire incontro ai cittadini che non potessero permettersi l'acquisto di un decoder o di un nuovo apparecchio dotato di ricevitore integrale integrato, ha già deciso di erogare un contributo alle famiglie con reddito inferiore a 15mila euro.
A questo, oltre che a una campagna di informazione e comunicazione su larga scala, serviranno i 100 mln annui del fondo digitale che, nelle previsioni del sottosegretario, potrebbero essere un po' di meno nel 2012, quando la diffusione delle apparecchiature dovrebbe essere già molto estesa. (AGR on line)

giovedì 11 settembre 2008

AMADEUS TORNA IN RADIO SU RTL 102.5

Dopo 13 anni di assenza dalla radio Amadeus (Amedeo Sebastiani) torna alla sua prima passione: il presentatore sara' in onda su RTL 102.5, la radio privata piu' ascoltata d'Italia. A partire dal primo ottobre Amadeus sara' parte integrante del palinsesto di RTL 102.5 e fara' da "incursore" in alcune trasmissioni durante la settimana, mentre dal mese di novembre sara' in onda, in diretta con il suo nuovo programma "Casa Sebastiani". "Sono molto contento di tonare a fare la radio dopo 13 anni - dichiara Amadeus - e di farlo nella numero uno in Italia. L'entusiasmo di RTL 102.5 e dell'editore Lorenzo Suraci mi hanno contagiato e fatto venir voglia di tornare ad una mia grande passione. Al di la' degli impegni televisivi che mi occuperanno voglio tornare a fare radio in modo piu' costante e riuscire a conciliare le due cose". "Sono molto felice di aver convinto Amadeus a tornare al suo primo amore - commenta l'editore Lorenza Suraci -: e' un grande professionista e sono orgoglioso che faccia parte di RTL 102.5". Amadeus dopo aver lavorato agli inizi della sua carriera in radio, dal '96 si e' poi interamente dedicato alla televisione con programmi di successo sia in Rai che in Mediaset. (ITALPRESS)

venerdì 5 settembre 2008

Marconi, cinque milioni per celebrarlo

Tutto è partito da una polemica estiva a proposito della mancanza di un cartello che sull’autostrada, all’altezza di Sasso Marconi, in provincia di Bologna, ricordi agli automobilisti di passaggio che da quelle parti è nato e cresciuto uno dei massimi scienziati che l’Italia abbia avuto. E dalla notizia che una sperduta cittadina svizzera, Salvan, otterrà dalla UIT - l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni - il titolo di “Patrimonio mondiale delle telecomunicazioni”, facendo valere la presenza (ancora tutta da dimostrare) di Guglielmo Marconi tra le valli di Heidi nel 1895, anno dell’invenzione della radio. Che la UIT abbia sede in Svizzera è da registrare tra le coincidenze più curiose. Insomma, qui ci stanno scippando un patrimonio italiano e bolognese, e nessuno si muove. O quasi. Intanto il sindaco Marilena Fabbri ha rimediato una brutta figura quando ha affermato che la collocazione di un cartello sulla A1 era impossibile per le casse del suo Comune, visto il costo eccessivo. Anche se Autostrade ha poi risposto che fino a quel momento dall’amministrazione comunale della cittadina non era ancora arrivata alcuna richiesta ufficiale. Proviamo a dirlo con parole nostre. A sinistra non si è mai morti dal desiderio di “sfruttare” come si deve la figura e l’opera di Marconi per un motivo tutto e soltanto politico: la sua vicinanza al fascismo. Ci ha pensato il centrodestra a muovere le acque e ad avanzare qualcosa di concreto. Nel 2009 cadrà il centenario del conferimento allo scienziato del Premio Nobel per la fisica, il primo assegnato a un italiano. Quella potrebbe essere una buona occasione per fare giustizia. Il consigliere regionale del PdL, Ubaldo Salomoni, ha presentato un progetto di legge per finanziare le celebrazioni dell’evento e la promozione della conoscenza della sua opera sul territorio. In totale: cinque milioni di euro. “La dotazione finanziaria che ho chiesto alla Regione - spiega Salomoni - è sostanzialmente in linea con quanto è stato giustamente investito per le celebrazioni verdiane dal 1998 in poi. Ritengo, tra l’altro, che un adeguato recupero degli immobili e dei luoghi teatro della vita e delle scoperte di Marconi sia propedeutico a un consistente e duraturo sviluppo di un flusso turistico di carattere scientifico-culturale che avrebbe un importante ruolo nell’economia della nostra Regione. Senza tralasciare l’importanza della promozione e della conoscenza dell’operato di Guglielmo Marconi a beneficio delle giovani generazioni, tramite progetti da realizzare in collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado”. Sono previste convenzioni tra privati, enti locali e ministeri competenti con l’obiettivo di creare più forti sinergie in grado di concretizzare al meglio le enormi potenzialità insite nel patrimonio marconiano. Indubbiamente il soggetto più adeguato a farsi promotore e coordinatore di tutto questo è la Regione Emilia-Romagna. Il sindaco di Sasso Marconi (di sinistra) si è dichiarata favorevole al progetto. Incrociamo le dita. (Marco Valenti / L'Opinione.it)