lunedì 29 giugno 2009

Europa7: in questi termini a rischio fallimento

“Il primo luglio non trasmettiamo. Non possiamo fare una rete locale, che non è vista a Bologna, Milano, Torino, Napoli, Catania. E’ abbastanza ridicola questa cosa, se la facessimo falliremmo in sei mesi” queste le sconsolate parole di Francesco Di Stefano, patron di Europa 7, circa le nuove direttive sulle frequenze televisive e il loro sfruttamento. Questo mercoledì, Europa7 dovrebbe inaugurare le proprie trasmissioni, dopo il contenzioso iniziato nel 1999 per ottenere le frequenze assegnatele dopo regolare acquisto, e invece mai a disposizione, a causa del persistere di Rete4 tra le reti trasmesse su scala nazionale (dopo aver perso tale diritto nel ‘99 ed essere stata riammessa dalla Legge Gasparri nel 2003, tramite decreto. Tale decreto fu poi considerato illegittimo dal Tar del Lazio nel 2004 e dall’Unione europea nel 2008). “Noi dal ‘99 abbiamo diritto a tre canali, l’unico modo per avere una rete nazionale in analogico. Ora si pretende che noi, con una sola frequenza messa a disposizione, facciamo una rete nazionale. E’ una cosa impossibile tecnicamente - dice stizzito Di Stefano - Le frequenze che ci spettavano non le abbiamo, quindi non si parte”. L’imprenditore, interrogato poi sulla lunga disputa riguardo frequenze tv, e sulle ingerenze politiche in merito, ha fatto notare come sia impossibile sviluppare un proprio network e prescindere da rapporti di scambio con le reti di Cologno Monzese: “In Italia, in questo settore, si appare per quello che la propaganda di Mediaset decide che si debba apparire. Io devo fare un discorso imprenditoriale. Dopo dieci anni bene o male siamo riusciti a stare in piedi. Se partiamo a queste condizioni è sicuro che falliamo e quindi facciamo finalmente felici e contenti gli amici di Mediaset”. (Quomedia)

giovedì 25 giugno 2009

Dab: al via la radio digitale, assegnato il canale 13

Il viceministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, in un'intervista da Rtl 102.5, ha annunciato e commentato il varo dell’assegnazione delle frequenze per la Radio Digitale (DAB) in Italia sul Canale 13. “Visto che ce l’abbiamo fatta? Dopo anni di attesa e una trattativa per certi versi difficile con il Ministero della Difesa - ha detto Romani - siamo riusciti a liberare il canale 13, sul quale si farà la sperimentazione per tutte le radio in campo digitale”. Per Romani “è un passaggio epocale perché segna la maturità del digitale radiofonico in Italia, dopo che per anni è stata possibile solo una parziale attività su quelle che in gergo tecnico si chiamano frequenze ‘intercanale’, che non consentivano una sperimentazione completa. Devo ringraziare la disponibilità del ministero della Difesa e del ministro La Russa, che ha reso possibile liberare il canale 13 per la radio”. Per il viceministro è importante aggiungere alla radio tradizionale analogica quello che ha definito “il segmento digitale, che poi sarà il pubblico a decidere in quanto tempo far espandere, procedendo all’aggiornamento delle radio dagli apparecchi classici a quelli di nuova generazione”. Fondamentale questo percorso e questo aggiornamento, prosegue Paolo Romani, perché “permetterà di azzerare l’annoso e classico problema delle interferenze, consentendo a ciascuna Radio di trasmettere su un’unica frequenza su tutto il territorio italiano”. Per l’ascolto, per il prodotto, questo significherà - sottolinea il viceministro - “un miglioramento forte della qualità della radio in Italia, un oggettivo vantaggio per tutti i cittadini italiani”. (Affaritaliani)

mercoledì 17 giugno 2009

Radio Idea compie 25 anni

L’emittente radiofonica Radio Idea, oggi costituita sotto forma di associazione culturale, compie 25 anni.Un importante traguardo che festeggerà con una serie di eventi. Il primo è relativo alla collaborazione per la conclusione del Progetto Esprit, esperienze di prossimità in collaborazione con il Comune di Molfetta e Giovinazzo, l’Arci sezione Tresett, il Distretto socio sanitario n. 3 di Molfetta e la Asl Bari nonché la Comunità Lorusso-Cipparoli di Giovinazzo. Un progetto che è stato occasione di riflessione non solo per le giovani. Sabato 27 giugno alle ore 21.00 in Piazza Municipio, è previsto uno spettacolo come atto finale del progetto con numerosi artisti noti per lo più ai giovani come i Diambar, Sirio Aka Richard Lawson , Giusti, Annalisa de Palma, Gabriella Aruanno, Puni, K – ant mc. Presenterà la serata Lucia Catacchio. Sempre in estate, Radio Idea proporrà anche l’ottava edizione del Festival Disco Novità. Un momento diventato un classico appuntamento estivo. Altri eventi sono in programma nel corso di quest'anno e prevedono la premiazione dei numerosi collaboratori del passato e del presente che hanno accresciuto la notorietà e la diffusione dell'emittente molfettese.Il ricordo sarà anche per chi non c’è più come la fondatrice Giacoma Galeppi che dedicò grandi energie nell’avvio di questa emittente, che pur tra mille difficoltà rappresenta un punto di riferimento per molti giovani e per la città di Molfetta. (Molfettalive)

mercoledì 10 giugno 2009

Inaugurato il sito di Tivù, società partecipata da Rai, Mediaset, e Telecom Italia Media

Si chiama Tivù ed è la società commerciale formata dai principali attori del mercato televisivo italiano: Rai, Mediaset, e Telecom Italia Media. Nata per sviluppare e promuovere in Italia la diffusione della televisione digitale terrestre, ha appena messo on-line il suo nuovo sito. Una salvezza per chi proprio non riesce a raccapezzarsi tra "switch-off" e "switch-over", tra "decoder" e "smart card". Sul nuovo sito web all'indirizzo www.tivu.tv sarà possibile capirci qualcosa di più: si potrà sapere quando avverrà lo spegnimento del segnale analogico nella propria provincia, avere un quadro completo della nuova offerta digitale gratuita dei tre poli televisivi italiani e avere altre informazioni utili sulla nuova tecnologia digitale. La società Tivù sarà presentata ufficialmente in occasione del Forum Europeo sulla televisione digitale, che si terrà a Lucca il 19 giugno 2009. In questa occasione sarà annunciato anche un accordo europeo sulla televisione digitale terrestre messo in atto tra il nostro Paese, la Francia e la Spagna. Per l'Italia, saranno presenti anche importanti istituzioni impegnate nella diffusione della nuova tecnologia: ministero delle Attività produttive, Agcom e DGTVi, l'Associazione per la promozione della televisione digitale terrestre in Italia, che riunisce Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree e le tv locali di FRT. (ADG Informa)

martedì 9 giugno 2009

Sat2000 cambia nome: sarà Tv2000

Con l'avvento del digitale terrestre, l'emittente della Cei "Sat 2000" cambierà il suo nome in "TV2000" ed "entrerà nelle case di tutti gli italiani" grazie al digitale terrestre. Ad annunciare ufficialmente queste due novità sono gli stessi vescovi italiani, nel comunicato finale della 59° Assemblea generale diffuso oggi. Nella recente assise episcopale- si legge nel comunicato - "è stato focalizzato il passaggio alla televisione digitale terrestre, processo già avviato in alcune regioni d'Italia e destinato a completarsi entro il 2012". Per i vescovi italiani "si tratta di un'innovazione tecnologica che comporta significative ricadute anche sul piano della fruizione dello strumento, offrendo allo spettatore una più ampia gamma di scelta fra i canali e la possibilità di interagire con il mezzo televisivo". L'avvento del digitale terrestre, relativamente all'attività dell'emittente cattolica, "comporterà pure una rivisitazione del suo rapporto con le emittenti locali - informa la Cei - che ne ritrasmettevano il segnale e con le quali si intende mantenere e rinnovare il rapporto di reciproca collaborazione". (L'Avvenire)

lunedì 8 giugno 2009

La magistratura ha posto i sigilli all'impianto in costruzione a Pianezze

L’antennone di Pianezze è stato sequestrato. Dopo le discussioni in consiglio comunale e le proteste dei residenti, tocca alla magistratura intervenire sul caso dell’antenna che la ditta Klasse Uno sta costruendo sulle colline di Valdobbiadene.La Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici aveva già in passato disposto l’interruzione dei lavori nel cantiere per l’installazione della grande antenna, ma gli operai non si erano fermati. La stessa ordinanza di sospensione era stata contestata dalla Klasse Uno, che sta portando avanti un ricorso al TAR. Più volte i cittadini avevano segnalato che i lavori a Pianezze procedevano, carabinieri e polizia locale avevano effettuato continui sopralluogo trovando uomini al lavoro e il caso era stato portato anche in consiglio comunale.Ora la Procura ha posto i sigilli all’impianto di radiodiffusione in divenire. L’azienda proprietaria dell’antennone dovrà rispondere di mancata interruzione dei lavori.