venerdì 28 marzo 2008

Chiude Rock Fm: ‘Ma non vogliamo il funerale’

Dopo diciotto anni al servizio della musica rock, l’emittente radiofonica Rock Fm chiude i battenti. “Purtroppo il 30 giugno sarà la data della fine delle trasmissioni”, ha dichiarato il direttore Marco Garavelli, che ne ha illustrato le motivazioni: “La proprietà, di cui fa parte la Mondadori tramite Monradio, non è riuscita a trovare una soluzione per trasformare l’emittente locale in nazionale, visti i costi altissimi delle frequenze, e neppure la possibilità di cederla a un altro editore interessato”. Il direttore ha però assicurato di voler chiudere in bellezza: negli ultimi giorni di messa in onda, ai microfoni saranno ospiti “i nostri amici rocker”, e la settimana si concluderà “con una 24 ore non stop. Non vogliamo certo un funerale”. (Corriere della Sera)

martedì 25 marzo 2008

Rivoluzione in FM nel Principato di Monaco

E' in atto una grande rivoluzione nell' FM del Principato e della Costa Azzurra. Lo Stato francese ha concesso l'apertura di nuove frequenze dalla nuova postazione di Roquebrune - Cap Martin. Questo sta comportando non pochi problemi a molte radio che dall'Italia hanno puntato i loro segnali sulla Francia e Monte Carlo dalla postazione di Bordighera. Al momento sono state attivate le seguenti frequenze: 101.300 di Europe 1 che ha di fatto cancellato il 101.300 di R 101 da Mentone a Monaco, stessa cosa per il 92.900 di Radio Sanremo a causa dell'accensione ex novo dei 92.900 di RTL 2 e il 107.300 di RMC 1 notevolmente interferito dalla francese BFM. Passiamo alle buone notizie: ha debuttato da poche ore Radio Emotion la nuova emitettente di Pierre Alberti già creatore di Radio Nostalgie. La nuova radio della Costa Azzura ha sede a Nizza al numero 15 di Boulevard Victor Hugo. La copertura prevista è da Mentone a Saint Tropez. Target di riferimento: dai 40 anni in su. Format: « Golds » dagli anni 50 agli 80. Radio Emotion è operativa da Roquebrune - Cap Martin sulla nuova frequenza 100.500 e a Nizza e Antibes sui 105.300. Prossima apertura a Cannes.

(S. Bragatto blog)

lunedì 24 marzo 2008

Il settore web della Rai, un disastro

La denucia dell'ex capo di RaiNet

Alberto Contri lascia la Rai non proprio in punta di piedi. Ai consiglieri di amministrazione di Viale Mazzini, che lo allontanano dalla guida di RaiNet, Contri consegna un "testamento professionale" abbastanza spigoloso. In un documento di 67 pagine, il manager rivendica i meriti della sua gestione (iniziata nel 2003). Ma denuncia anche le "criticità" della Rai sul fronte di Internet, tra macchine vecchie, appalti esterni e gelosie interne. Contri attacca poi la Direzione Generale di Viale Mazzini. Il suo Piano industriale generale avrebbe riportato infatti "informazioni scorrette" - c'è scritto proprio così - a proposito di RaiNet e dei suoi risultati (tra i punti contestati, il confronto tra RaiNet e le analoghe strutture delle tv estere).

Contri, che di RaiNet era amministratore delegato, si arma di macchina fotografica e ritrae una delle stanze di Via Teulada (Roma) dove sono custoditi alcuni dei server aziendali (sono quei megacomputer che smistano i dati, macchine indispensabili per chi produce contenuti per Internet). Scrive Contri ai consiglieri d'amministrazione: la stanza è "priva di porta di sicurezza a norma e con un impianto di condizionamento assolutamente inadeguato. Questo impianto è supportato, a danni fatti, con dispositivi di raffreddamento portatili non professionali. Situazione che ha provocato ripetute rotture sui server presenti, causando interruzioni di servizio nell'erogazione dell'offerta agli utenti".

La Rai dispone di un archivio colossale, ciclopico. Milioni tra video e immagini sono sotto la gestione di RaiTeche. Ma le Teche, scrive Contri, restano legate in parte "al mondo analogico". E così "ci vogliono anche tre settimane" per individuare alcuni contenuti in questo archivio e pubblicarli con modalità digitale.

Poi ci sono i contenuti nuovi e di qualità, come la Divina Commedia di Benigni. Scrive Contri: "La Rai non ottiene i diritti per il web dei prodotti di punta (es. Benigni, Fiorello, Celentano)". Rai Net ha potuto solo proporre "brevi estratti" grazie al diritto di cronaca "per ovviare al paradosso che le clip video erano su tutti i principali siti tranne che su quello Rai".

Contri sostiene anche di essersi trovato tra i piedi società private che facevano lavori che RaiNet avrebbe potuto garantire da sola (si fa il nome di Medialia). "Dentro Rai e le diverse società del gruppo - aggiunge - ogni anno vengono contrattualizzate numerose società esterne per la realizzazione di siti". "Contando le strutture che oggi gestiscono il web in autonomia, è possibile ipotizzare costi per svariati milioni di euro all'anno". La società "RaiTrade si avvale di collaborazioni esterne sia per il portale istituzionale sia per lanciare altre iniziative Internet e Rai Cinema sta per rilanciare il proprio sito istituzionale attraverso una ricchissima commessa data all'esterno".

Siti come Trebisonda, lanciato nel 2007 da RaiTre, non sono gestiti per niente dalla casa madre Rainet. E poiché agiscono fuori dal sistema ufficiale "pregiudicando il volume complessivo del traffico ed il posizionamento del marchio Rai in Internet".

Malgrado queste criticità, Contri rivendica il successo del bilancio 2007 che si chiude con "839 milioni di pagine viste" e un utile di 948 mila euro (più 15% sul 2006).

Il manager è stato rimosso dall'incarico nella seduta del consiglio Rai del 12 marzo. Il voto, in verità, non ha diviso destra e sinistra. In favore del cambio al vertice si sono pronunciati 7 dei 9 consiglieri di amministrazione. Una larga maggioranza, dunque. In favore di Contri solo i consiglieri Petroni (Forza Italia) e Staderini (area Casini).

Peraltro, il rinnovamento dirigenziale coincide con un rilancio della galassia Internet della Rai. RaiNet e la Direzione Nuovi Media (finora divise) viaggiano verso un'integrazione in una realtà unica. E proprio questa integrazione potrebbe rimediare alle criticità che Contri ha voluto sottolineare nel momento dell'addio.

(ALDO FONTANAROSA - Repubblica.it)

giovedì 20 marzo 2008

RTL Italy

Comparsa una nuova emittente sul multiplex di EuroDAB Italia: RTL Italy. Identificativo completo RTL ItalianStyle. Poichè trasmette in DAB+, non sono in grado di dare notizie sul contenuto dei programmi.

(Stefano Valianti via FMDX.it)

RAI WAY CHIUDE IN ATTIVO BILANCIO 2007 E ACCELERA SU DIGITALE

Utile di 6,6 mln in crescita 80% rispetto al 2006

Il Consiglio di Amministrazione di Rai Way ha approvato nei giorni scorsi la proposta di bilancio dell'esercizio 2007. La società del gruppo Rai - annuncia una nota - presenta un utile ante imposte di 11,8 milioni e un utile netto di 6,6 milioni di euro, in crescita rispettivamente del 50% e dell'80% rispetto all'esercizio 2006. Il risultato operativo è pari a 13,1 milioni e il MOL a 49,3 milioni di euro, in crescita di oltre il 5% sull'anno precedente, su un totale di ricavi, pari a 187,3 milioni, sostanzialmente costante rispetto al 2006. Rai Way, società interamente controllata da Rai, è fortemente impegnata nella realizzazione del progetto per la Tv digitale terrestre e in quello per l'avvio definitivo della radio digitale in Italia. Presidente del Consiglio di Amministrazione è Francesco De Domenico, Vice Presidente Franco Modugno, Amministratore. (Apcom)

mercoledì 19 marzo 2008

TV: IN OCCIDENTE GRANDE ESODO VERSO IL COMPUTER, RICERCA

I teledipendenti in Australia, come negli altri Paesi occidentali, stanno trasferendo in massa la loro dipendenza da uno schermo all'altro, quello del computer. A quantificare l'esodo 'da Tv a Pc' e' una ricerca della Nielsen Online, secondo cui nel 2007 gli utenti di internet hanno trascorso in media 13,7 ore la settimana on line rispetto alle 12,5 ore nel 2006, mentre i telespettatori sono passati da 13,8 a 12,5 ore la settimana. Il portavoce della Nielsen, Tony Marlow, ha osservato che il declino di audience televisiva in Australia, che riflette simili risultati nei paesi europei ed in Usa, e' significativo perche' i passati sondaggi mostravano generalmente una crescita sostenuta nel consumo di tutti i media. In passato infatti l'uso di Tv, internet, giornali e radio era cresciuto parallelamente, perche' le persone fruivano sempre piu' spesso di piu' di un mezzo di comunicazione alla volta. Fra gli utenti di internet, il 58% ha detto che guarda spesso la Tv mentre è on line e il 48% che ascolta la radio. 'Vi e' pero' un punto in cui non si puo' assorbire piu' di tanto senza sacrificare qualcosa', spiega Marlow. 'E' difficile andare oltre due o tre attivita' allo stesso tempo'. Il calo senza precedenti nel tempo trascorso davanti alla Tv e' un segnale di avvertimento, che si stia per raggiungere il temuto 'punto di saturazione dei media', il che presenta nuove sfide per le aziende di marketing', aggiunge il sondaggista. (ANSA)

martedì 18 marzo 2008

Rai e privati: grande alleanza per la radio digitale

Il digitale ha fatto il miracolo e faceva un certo effetto perfino a loro, i signori delle radio private italiane e della Rai, i grandi nemici da trent’anni a questa parte, di ritrovarsi seduti ad uno stesso tavolo, ad annunciare di voler costruire assieme il futuro della radio. Martedì scorso a Viale Mazzini, in casa Rai, quella strana ‘guerra dei trent’anni’ iniziata negli anni Settanta con la nascita delle prime radio private è finita. Rai e privati hanno costituito un’iniziativa comune. si chiama Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia. L’organigramma dice tutto: presidente Francesco De Domenico, presidente di RaiWay; due vicepresidenti: Eduardo Montefusco, numero uno del gruppo Rds e presidente di Rna, l’associazione che riunisce i maggiori network privati nazionali, e Marco Rossignoli, presidente di AerantiCorallo, associazione che rappresenta oltre 700 emittenti tra locali e di comunità. Insomma ci sono tutti. L’obiettivo è di replicare nel campo della radiofonia quello che il Dgtvi è riuscito a fare per la tv digitale terrestre: un elemento di proposizione e di propulsione per riuscire finalmente a fare entrare la radio nell’era digitale, ossia nel futuro. La radio digitale è in ritardo: mentre la tv è nel pieno dello sviluppo commerciale del digitale terrestre, per la radiofonia siamo ancora ai test e alle sperimentazioni. La novità è che ora la Rai è finalmente uscita dal torpore e ha deciso di affrontare con decisione la sfida del digitale: lo ha ribadito anche il direttore generale Claudio Cappon martedì scorso. La radiofonia è insomma unita e pronta. «Un risultato importantissimo – ha chiosato Montefusco – perché permette al sistema di avanzare verso un mercato in cui le nuove tecnologie, da Internet allo stesso ascolto della radio sui cellulari, stanno aprendo nuove importantissime prospettive. E occorre muoversi in fretta». «Il tempo delle sperimentazioni è finito», ha sintetizzato Francesco De Domenico, la cui RaiWay ha negli ultimi mesi bruciato le tappe e recuperato il tempo perduto. «Se ci dessero il via libera domani, potremmo partire con il servizio commerciale in pochissimi mesi», ha fatto eco Sergio Natucci, segretario generale di Rna. Alle condizioni per la realizzazione di un fronte comune non è certo estraneo il momento che il settore dei media sta vivendo. Per la radio si sta aprendo una «finestra» importante: gli investitori pubblicitari si stanno allontanando dalla tv generalista, la stessa forma dello spot, mostra la corda e il mercato è a caccia di nuove forme di comunicazione. Internet è in forte crescita ma è ancora al 10% del totale. Crescono i canali tematici della tv satellitare e, in piccola parte, anche sul digitale terrestre. E la radio si può inserire in questa tendenza. La radio fa «community» in modo naturale. Le radio, specie le private, sono nate tematiche. E adesso si trovano davanti l’opportunità di valorizzare al massimo queste caratteristiche. Community, ma anche «mobilità». Il 70% dell’ascolto radiofonico avviene in automobile, e cresce costantemente il numero di telefonini cellulari dotati di ricevitore Fm. E tra poco arriveranno sul mercato i navigatori per auto con ricevitore radio integrato. In questo scenario di convergenza di terminali la radio digitale porta nuove possibilità. Non più solo «suono» ma anche messaggi di testo, singole immagini e perfino dei brevi video da inviare sui display che fanno la loro comparsa sui ricevitori digitali, con informazioni sul traffico, sul meteo, con avvisi pubblicitari e promozioni legate alla città in cui si vive, o magari anche ai quartieri che si stanno attraversando. Anche tutte le possibili interazioni tra la radio digitale e Internet sono una nuova frontiera da esplorare. Ma bisogna fare presto. La crisi politica in corso non aiuta (e nemmeno la quasi certezza di non poter contare su un quadro politico stabile e duraturo). Eppure ci sono decisioni da prendere: c’è da sancire Dab, Dab+ e Dmb Visual Radio come agli standard tecnologici; servono le norme per la ripartizione e l’assegnazione delle frequenze. Di questo si discute già con l’Authority di Corrado Calabrò. E il fatto che l’industria presenti un fronte comune può affrettare di molto i tempi. «E poi – come ha sottolineato Natucci – per la radio non c’è alcuno switch off. Non si devono liberare frequenze, come accade invece nelle tv, perché la radio digitale vivrà ‘accanto’ alla analogica ancora a lungo». C’è infine la speranza che il sistema possa contare anche su qualche forma di incentivo, come è accaduto e ancora accade per la transizione al digitale della tv. Ma anche per questo serve un governo nel pieno delle sue funzioni. (Repubblica.it)

lunedì 17 marzo 2008

CABLAGGIO SIENA: CONSIGLIO STATO, SI' RIMOZIONE ANTENNA

E' legittima la delibera presa della giunta comunale di Siena nel 2004 che, per i cittadini, prevedeva la possibilita' di rimuovere l'antenna dal proprio tetto, una volta effettuato il cablaggio della citta' con le fibre ottiche. Lo ha stabilito il Consiglio di stato, confermando un'analoga decisione del Tar, e bocciando il ricorso di sei emittenti toscane - Toscana Tv Srl, Tvr Teleitalia Srl, Tv Libera Spa, Telemaremma Srl, Canale Italia 2 e Teletruria 2000 Srl - contro il Comune di Siena. Le emittenti contestavano la delibera, ritenendo di essere danneggiate, e sostenevano che la scelta dei senesi non era stata libera ma imposta. (AGI)

UE ADOTTA DVB-H COME STANDARD EUROPEO PER TV SU CELLULARE

La televisione sta migrando sul cellulare e la Commissione europea ha deciso di adottare il sistema di trasmissione DVB-H (Digital Video Broadcasting Handheld) come standerd ufficiale europea, per poter promuovere l'offerta armonizzata di canali televisi in tutti e ventisette gli Stati membri. L'aggiunta dell dello standard DVB-H costituisce una nuova tappa, spiega una nota, in vista della realizzazione di un mercato unico per la televisione mobile in Europa che permettera' a tutti i cittadini dell'Ue di guardare la televisione con il proprio cellulare mentre sono in movimento. Il mercato della televisione mobile, stima l'esecutivo comunitario, potrebbe avere un valore di 20 miliardi di euro e 500 milioni di telespettatori entro il 2011. 'Affinche' la televisione mobile possa decollare in Europa sono necessarie innanzitutto certezze in materia di tecnologia', ha dichirato il commissario Ue per la Societa' dell'informazione Viviane Reding, 'e' per questo motivo che sono soddisfatta della decisione adottata oggi dalla Commissione, in stretta cooperazione con gli Stati membri e il Parlamento europeo, di adottare lo standard DVB-H quale tecnologia preferenziale per la diffusione mobile terrestre a livello comunitario'. Al momento l'Italia e' l'unico Paese europeo in cui i canali televisivi trasmessi in DVB-H sono gia' disponibili, mentre nei prossimi mesi e' atteso il lancio dei servizi in Finlandia, Austria, Francia, Svizzera e Spagna. Nel complesso gli Stati membri che stanno sperimentado lo standard DVB- H e che sono prossimi al lancio commerciale sono sedici. Ma per una rapida adozione di questi servizi, ricorda la Commissione, sono indispensabili procedure efficienti per l'autorizzazione degli operatori di televisione mobile. Nel febbraio 2008 quindi la Commissione iniziato a valutare le migliori pratiche per il rilascio delle autorizzazioni con i rappresentanti del settore e con gli Stati membri e ha chiesto a tutte le parti interessate di apportare contributi in materia. Il 2008, conclude la nota, sara' l'anno decisivo per il battesimo della tv sul cellulare, grazie soprattutto ai campionati europei e ai giochi olimpici. (AGI)

sabato 15 marzo 2008

PRESTO BEATO PADRE MARIANO, PRIMO PRETE TV

Benedetto XVI oggi ha autorizzato iter causa

Padre Mariano, cappuccino di Torino morto nel 1972 e conosciuto come uno tra i primi religiosi-televisivi, sarà beato. Lo ha deciso il Papa che, questa mattina, ha ricevuto in udienza privata il Cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, durante il quale il Pontefice ha autorizzato le cause di beatificazione e di canonizzazione. Padre Mariano, nato nel 1906, conseguì la laurea in materie classiche, fu iscritto all'Azione Cattolica e si formò nel suo ambiente torinese. Insegnò a Torino e a Roma nei licei classici. Fu a Roma presidente Nazionale della Gioventù Romana di Azione Cattolica durante il periodo fascista. Pubblicò libri e articoli di cultura classica e di argomento religioso. Nel 1940 a 34 anni si fece cappuccino prendendo il nome di Padre Mariano da Torino. Laureatosi in teologia fu ordinato sacerdote. la sua attività si svolse nel convento di Via Vittorio Veneto a Roma. Fu cappellano in diversi ospedali romani. Dal 1955 al 1972 fu scelto dai dirigenti tv per condurre le trasmissioni radio televisive, scrisse anche sul Radio Corriere TV. Benedetto XVI ha inoltre autorizzato il miracolo alla beata Celtrude Comensoli, fondatrice dell'Istituto delle Suore del Santissimo Sacramento; il miracolo a don Francesco Pianzola, fondatore della Congregazione delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace; un miracolo a don Giuseppe Olallo Valdes, religioso cubano. Papa Ratzinger ha inoltre autorizzato le virtù eroiche di 14 tra religiosi e religiose. (Apcom)

venerdì 14 marzo 2008

Presentazione "Una radio contro - l'emittente B-92 nel dramma jugoslavo"

Sabato 15 Marzo 2008 alle ore 17 in Gabella in Via Roma a Reggio Emilia le associazioni. Un Ponte per la Pace di Guastalla, l'Istituto Culturale Est Europa e la ReteNoGuerre di Reggio Emilia organizzano un incontro con Eva Bajasevic autrice del libro "Una radio contro - l'emittente B-92 nel dramma jugoslavo" recentemente pubblicato per le edizioni Bulzoni. Il libro, con la prefazione di Ennio Remondino, è il frutto di una ricerca pluriennale condotta sul campo dove sono state ricostruite la fisionomia e le vicissitudini, anche travagliate, di una delle più interessanti e politicamente centrali esperienze di comunicazione radiofonica nata e sviluppatasi a Belgrado negli anni '90, ovvero gli anni cruciali del conflitto jugoslavo: mezzo indispensabile per i cittadini di Belgrado, la sua grande capacità è stata innanzitutto quella di fornire al numero sempre crescente di ascoltatori l'energia necessaria per poter sopravvivere e reagire alla dittatura che si insinuava lentamente nel paese. L'incontro sarà anche occasione per una riflessione più ampia sui recenti avvenimenti che hanno visto di nuovo riaccendersi i rapporti tra Serbia e Kosovo. (Peacelink)

SAT EXPO EUROPE PER LA PRIMA VOLTA A ROMA

Dopo 14 anni a Vicenza, per la prima volta Sat Expo Europe, manifestazione internazionale dedicata alla ricerca spaziale e alle sue applicazioni, si svolgera' a Roma, dal 27 al 29 marzo presso la Nuova Fiera. "La scelta di venire a Roma e' motivata non solo dalla maggiore vicinanza alle istituzioni - ha spiegato Paolo dalla Chiara, presidente Sat Expo Europe, presentando la novita' oggi presso la Sala Stampa Estera di Roma - ma anche dalla grande presenza nel Lazio di piccole e medie imprese che sviluppano ricerca spaziale e tecnologie satellitari". Sat Expo Europe, ideata per dare visibilita' all'intera filiera dell'industria aerospaziale e rivolta a un pubblico quanto mai ampio, dagli esperti ai semplici appassionati con un occhio particolarmente attento ai giovani, con la sua presenza romana "intende far capire al mondo intero il ruolo di primo piano che l'Italia e l'Europa svolgono in questo settore - ha sottolineato Giuseppe Veredice, amministratore delegato di Telespazio - La scelta di Roma rappresenta anche una scelta 'obbligata', vista la concentrazione sul territorio laziale di attivita' in questo campo". Terzo contribuente in ternmini assoluti all'Agenzia Spaziale Europea, subito dopo Francia e Germania, l'Italia che guarda allo spazio si presentera' cosi' nella tre giorni dedicati a inconntri, convegni e presentazioni delle ultime novita' nel settore della navigazione satellitare e osservazione della terra, sicurezza e sistemi integrati, telecomunicazioni avanzate, nuove tecnologie trasmissive, nuovi canali e nuovi contenuti, nuove posizioni orbitali per l'ampliamento dei canali e delle trasmissioni televisive, segmenti e applicazioni particolari per il cittadino, come ade esempio la telemedicina. La manifestazione puntera' anche su una nuova visione della ricerca spaziale, quella che mette la tecnologia al servizio della comunicazione, del dialogo e dello sviluppo sociale. In questa nuova ottica, non stupira', quindi, sentir parlare nel corso di Sat Expo Europe di geopolitica, sistemi per la sicurezza, bisogni della societa', prevenzione ambientale, televisione satellitare nell'era delle nuove migrazioni. Tutti temi che saranno affrontati nella tre giorni ricca di convegni, ma anche di incontri rivolti a un pubblico non specialistico. Sat Expo Europe gode dell'alto patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio della Presidenza del Consiglio, del ministero dello Sviluppo Economico, del ministero delle Comunicazioni, del ministero della Solidarieta' Sociale e del ministero delle Riforme e le Innovazioni della PA. Partner della manifestazione, l'Ente Spaziale Eiropeo e l'Agenzia Spaziale Italiana. (Adnkronos)

NASCE "IVECO RUGBY RADIO"

Da domani il rugby avra' una radio tutta dedicata al suo mondo. E' stata infatti presentata oggi la nuova emittente radiofonica "Iveco Rugby Radio" che trasmettera' a ciclo continuo, da domani, in occasione dell'incontro Italia-Scozia, programmi musicali intervallati da rubriche dedicate al rugby ed informazioni su prodotti e iniziative Iveco. "Iveco Rugby Radio" fara' leva sull'ottima visibilita' dei siti web Iveco, che con oltre 2 milioni di contatti nel 2007 - e punte di 30mila contatti al giorno - sono tra i piu' visitati nel settore automotive. (ITALPRESS)

AMBROGETTI NUOVO PRESIDENTE DI DGTVI

Da oggi Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali Italia di Mediaset, e' il nuovo presidente di Dgtvi, associazione italiana per lo sviluppo e la promozione del digitale terrestre a cui aderiscono Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree-Sportitalia, Frt e Aeranti-Corallo e cioe' praticamente tutti gli operatori televisivi nazionali e locali. Lo ha eletto oggi all'unanimita' l'assemblea della stessa Associazione. Ambrogetti, 46 anni, con una lunga esperienza prima nel mondo delle tv locali, poi in Rai e quindi in Mediaset, subentra a Piero De Chiara, che ha retto la presidenza dell'Associazione negli ultimi due anni. 'La priorita' che ci siamo posti - ha detto Ambrogetti - e' quella di imprimere nel prossimo anno una accelerazione definitiva al processo di transizione al digitale, dal momento che mancano poco piu' di cinquanta mesi al traguardo del 2012. Occorre che subito lo Stato, le Regioni e le imprese definiscano tappe, scadenze e modalita' di un passaggio che coinvolge tutte le famiglie italiane e che rappresenta un processo industriale di grandissima rilevanza per tutto il Paese'. 'D'altra parte tale processo ha gia' subito un'accelerazione decisiva: nel mese di gennaio infatti per la prima volta - continua il neo presidente - si puo' stimare che gli utilizzatori della piattaforma digitale terrestre siano ormai oltre 5 milioni e mezzo, raggiungendo quella satellitare e divenendo cosi' la piattaforma digitale piu' diffusa del nostro Paese. Anche gli ascolti praticamente raddoppiati negli ultimi sei mesi, con il 4,3% di utilizzo della piattaforma digitale terrestre nel giorno medio testimoniato dal dato Auditel di gennaio, incominciano ad avvicinare il digitale terrestre ai livelli di ascolto degli altri Paesi Europei'. La stessa assemblea ha poi riconfermato Egidio Viggiani, di Dfree-SportItalia, Segretario Generale di Dgtvi. (Apcom)

YOUTUBE DIRETTAMENTE SULLO SCHERMO TV CON TIVO

TiVo porta i video di YouTube direttamente sulla tv degli americani. L'azienda che produce il popolarissimo digital video recorder ha detto di essersi accordata con la società di proprietà di Google per offrire il servizio che permetterà di trasferire i video di YouTube sugli schermi televisivi. Il servizio partirà nei prossimi mesi e sarà disponibile per chi possiede una connessione a Internet high-speed e un TiVo modello Series3. Gli utenti potranno collegarsi ai loro account YouTube direttamente dal Dvr TiVo. Chissà se portare i web video in tv può essere un primo passo per ricavarne soldi: secondo quanto dichiarato in questi giorni a una tavola rotonda tenutasi all'Austin Convention Center da Michael Eisner, ex amministratore delegato della Disney e oggi imprenditore dei new media con le sue società The Tornante e Vuguru, "il web video è ancora lontano dal generare profitti". (9Colonne)

RTL 102.5 LA PIU' ASCOLTATA NELL'ARCO DELLA SETTIMANA

Rtl 102.5 con 14.875.000 ascoltatori continua ad essere da oltre un anno la radio piu' ascoltata d'Italia nei sette giorni, secondo i dati Audiradio diffusi oggi relativi al primo ciclo di rilevazioni del 2008. Nell'ascolto settimanale e' seguita da Radio Deejay e RadioUno. Nella classifica generale degli ascolti nel giorno medio, Rtl 102.5 e' l'unica tra le prime quattro emittenti, a mantenersi sugli stessi numeri della precedente rilevazione, con 5.358.000 ascoltatori, guadagnando il 12 per cento rispetto alla stessa tranche dello scorso anno. "Siamo molto soddisfatti -afferma il presidente di Rtl 102.5 Lorenzo Suraci- i dati di oggi ci confermano davanti a tutti nei sette giorni, con un margine di oltre un milione e mezzo di ascoltatori sulla seconda in classifica, e praticamente appaiati a Radio Deejay in testa alle rilevazioni delle private nel giorno medio, con uno scarto infinitesimale. Ancora una volta abbiamo la conferma della bonta' delle nostre scelte e della qualita' del prodotto editoriale frutto di un costante lavoro di squadra sempre rivolto alle esigenze dei nostri ascoltatori". (Adnkronos)

lunedì 10 marzo 2008

NASCE L'ASSOCIAZIONE PER LA RADIOFONIA DIGITALE IN ITALIA

Aeranti-Corallo, Rai Way e Rna Radio Nazionali Associate sono i soci fondatori dell'Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia. L'Associazione nasce con l'obiettivo di promuovere l'avvio ed il pieno sviluppo pluralistico, in Italia, della tecnologia radiofonica digitale, supportando fattivamente i lavori del "tavolo tecnico" sulla radiofonia digitale terrestre, recentemente creato dall'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni. Lo Statuto dell'Associazione delinea due ambiti principali di azione: il primo ha la finalita' di agevolare la regolamentazione, il secondo vuole favorire lo sviluppo e la conoscenza della tecnica radiofonica digitale. L'Associazione, in costante confronto con le istituzioni preposte e le altre autorita' competenti in ambito nazionale ed internazionale, intende formulare proposte regolamentari per la transizione al regime ordinario per le trasmissioni digitali radiofoniche, anche multimediali, individuare regole comuni di trasmissione del segnale per gli operatori di rete e formulare proposte per gli standard tecnici minimi degli apparati di ricezione. I soci fondatori sono concordi nel ritenere che il digitale debba rappresentare la naturale evoluzione, per tutti i soggetti radiofonici locali e nazionali, oggi legittimamente operanti in tecnica analogica interessati a questa transizione, e debba quindi garantire il primario obiettivo del pluralismo. Il punto di forza della nuova Associazione e' costituito dalla vasta rappresentanza di emittenti locali e nazionali. Infatti ne fanno parte sia Aeranti-Corallo, associazione maggiormente rappresentativa del settore radiofonico locale a carattere commerciale e comunitario, sia Rai Way che offre, tramite l'ampiamente diffusa rete tecnologica di infrastrutture, servizi di broadcasting per le reti pubbliche Rai, sia Rna Radio Nazionali Associate, che rappresenta la maggioranza degli editori radiofonici nazionali. (Adnkronos)

NASCE L'ASSOCIAZIONE PER LA RADIOFONIA DIGITALE IN ITALIA

Aeranti-Corallo, Rai Way e Rna Radio Nazionali Associate sono i soci fondatori dell'Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia. L'Associazione nasce con l'obiettivo di promuovere l'avvio ed il pieno sviluppo pluralistico, in Italia, della tecnologia radiofonica digitale, supportando fattivamente i lavori del "tavolo tecnico" sulla radiofonia digitale terrestre, recentemente creato dall'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni. Lo Statuto dell'Associazione delinea due ambiti principali di azione: il primo ha la finalita' di agevolare la regolamentazione, il secondo vuole favorire lo sviluppo e la conoscenza della tecnica radiofonica digitale. L'Associazione, in costante confronto con le istituzioni preposte e le altre autorita' competenti in ambito nazionale ed internazionale, intende formulare proposte regolamentari per la transizione al regime ordinario per le trasmissioni digitali radiofoniche, anche multimediali, individuare regole comuni di trasmissione del segnale per gli operatori di rete e formulare proposte per gli standard tecnici minimi degli apparati di ricezione. I soci fondatori sono concordi nel ritenere che il digitale debba rappresentare la naturale evoluzione, per tutti i soggetti radiofonici locali e nazionali, oggi legittimamente operanti in tecnica analogica interessati a questa transizione, e debba quindi garantire il primario obiettivo del pluralismo. Il punto di forza della nuova Associazione e' costituito dalla vasta rappresentanza di emittenti locali e nazionali. Infatti ne fanno parte sia Aeranti-Corallo, associazione maggiormente rappresentativa del settore radiofonico locale a carattere commerciale e comunitario, sia Rai Way che offre, tramite l'ampiamente diffusa rete tecnologica di infrastrutture, servizi di broadcasting per le reti pubbliche Rai, sia Rna Radio Nazionali Associate, che rappresenta la maggioranza degli editori radiofonici nazionali. (Adnkronos)

RTL 102.5 ARRICCHISCE LA SQUADRA DEI CONDUTTORI

Rtl 102.5 ha rinnovato il suo palinsesto con l'ingresso di nuovi conduttori: la showgirl Benedicta Boccoli, che conduce "Il Ficcanaso" accanto a Carletto, e l'attrice Anna Falchi, che affianca Pierluigi Diaco in "Onorevole dj" ogni giovedi' notte. Ad arricchire la programmazione notturna del week-end arriva anche Fabrizio Ferrari, con il programma "Nessun Dorma", mentre Giorgio Ginex, attore e doppiatore, conduce con Roberto Uggeri "Radio Movie", il programma del venerdi' sera interamente dedicato al cinema, e "Protagonisti" del lunedi' sera. "Suite 102.5" si avvale dalla prossima settimana, di nuova coppia composta da Nino Mazzarino e Laura Ghislandi, conduttrice Mediaset e Sky. Restano confermati nel palinsesto dell'emittente Alessandro Greco alla conduzione di "Chi c'e' c'e' e chi non c'e' non parla", ogni sabato mattina, Rosita Celentano con "Senza Vergogna" e Federico Vespa che, oltre a co-condurre insieme al padre Bruno "Non Stop news-Raccontami" il venerdi' mattina, affianca Barbara Sala nella conduzione di "Non Stop news" del weekend. (Adnkronos)

Attentato a Telerama

Attacco frontale all’emittente televisiva TeleRama: nella notte, ignoti hanno devastato la postazione di Trazzonara. Alla vigilia della partenza delle edizioni di Taranto e Brindisi di TRNews, sono stati tranciati i cavi e rubati i ponti di trasmissione del canale 9, ovvero il canale che trasmette proprio nelle province che attendevano le nuove edizioni delle 13,30 – 14,00, 19,30 – 20,00. Non c’è alcun dubbio che si sia trattato di un’azione mirata contro TeleRama: a Trazzonara ci sono infatti i ripetitori di tutte le televisioni e le radio, nazionali e locali, ma è stata presa di mira solo ed esclusivamente la postazione dell’emittente salentina. A pochi centimetri dalle nostre apparecchiature ne sono presenti altre, rimaste intatte. Con una flessibile, presumibilmente a batteria, è stata divelta una grata e, una volta all’interno della sede, sono state distrutte le apparecchiature. Si è trattato di un vero e proprio attentato. La conferma arriva dai Carabinieri, che stanno indagando sul vile gesto. Un attentato alla democrazia, al pluralismo, all’informazione.

domenica 9 marzo 2008

Tubo catodico addio: in soffitta la vecchia tv

Tubo catodico addio. La Sony ha annunciato che dalla fine del mese di marzo metterà completamente fuori produzione i suoi televisori Trinitron, e che dedicherà la sua produzione solo ai televisori con tecnologie Lcd (Liquid Crystal Display) e Oled (Organic Light Emitting Diode). E' un addio ai televisori tradizionali da parte di uno dei principali produttori mondiali, quattro decenni dopo l'introduzione sul mercato, nel 1968, dei televisori a schermo piatto della serie Trinitron. In Giappone la produzione di televisori a tubo catodico era già stata interrotta nel 2004, le tv erano ancora realizzate negli impianti di Singapore e della Malesia. Insomma, i vecchi televisori di un tempo, grandi, grossi, dotati di una presenza ingombrante ma anche importante nel salotto delle nostre case, sono destinati a scomparire del tutto, sostituiti dai loro fratelli più giovani, magri, sottili, quasi invisibili, appesi alla parete come un quadro, ampi come lo schermo di un cinema, nemmeno lontanamente somiglianti ai vecchi televisori in bianco e nero che fecero la loro comparsa nelle nostre case più di mezzo secolo fa. La Sony ha venduto oltre 280 milioni di tubi catodici dal 1965, quando ha iniziato la produzione di televisori con il tubo catodico, sostituiti dal 1968 con i modelli Trinitron. L'anno di maggior successo è stato il 2000, quando la Sony vendette 20 milioni di televisori, ma dall'anno successivo le vendite iniziarono a declinare. In quest'ultimo anno l'azienda giapponese aveva visto calare le vendite del 40%, arrivando a 2 milioni e ottocentomila televisori, mentre le vendite delle macchine con schermo Lcd sono arrivate a superare i 10 milioni di unità. La crescita del mercato dei televisori Lcd è fortissima, ma allo stesso tempo c'è una gara al ribasso dei prezzi che costringe molte aziende a limare dove è possibile i costi. La fine del tubo catodico era stata già certificata qualche settimana fa, quando erano arrivati i dati che comunicavano l'avvenuto sorpasso, per la prima volta a livello mondiale, delle vendite dei televisori Lcd su quelli tradizionali. Nell'ultimo trimestre del 2007 i televisori a tecnologia Lcd hanno conquistato il 47% del mercato, contro il 46% accreditato ai secondi e il 7% restante diviso tra i pannelli al plasma e i Tv a retroproiezione. La corsa degli schermi sottili verso la conquista del mercato è iniziata una dozzina di anni fa, con l'arrivo sulle scene dei primi costosissimi modelli a cristalli liquidi. Per gli schermi piatti è il coronamento di un lungo inseguimento, iniziato circa 10 anni fa (quando era d'attualità la guerra fra analogico e digitale) con l'avvento dei primi e costosissimi modelli a cristalli liquidi. Ma è stato negli ultimi due anni che i nuovi televisori, con una straordinaria accelerazione, hanno compiuto il sorpasso. Solo due anni fa i televisori Crt (Cathode ray tubes) dominavano il mercato con oltre il 77% dei modelli venduti, oggi è avvenuto il sorpasso, soprattutto per merito degli Lcd di grandi dimensioni, dai 20 ai 36 pollici. I dati degli ultimi mesi sono quelli di un vero e proprio boom, con oltre 60 milioni di televisori a cristalli liquidi venduti. Il mercato dei televisori vale, secondo stime recenti, oltre 100 miliardi di dollari ed è un mercato in costante crescita, con più di duecento milioni di apparecchi venduti nel 2007. E' la fine di un epoca? In parte sì, anche se di televisori tradizionali se ne vedranno ancora per un bel po' in circolazione, soprattutto a causa dei prezzi ormai bassissimi e delle nuove tecnologie che li rendono competitivi, anche se ingombranti, con i loro nuovi "fratelli" piatti e eleganti. La Consumer Electronic Association americana è certa che i tubi catodici spariranno entro il 2009 dai negozi americani, mentre resteranno ancora sul mercato asiatico e in particolare in quello cinese. (Ernesto Assante - Repubblica.it)

La nuova tv riparte dalle frequenze

Sarà una legislatura, la prossima, nella quale il sistema italiano della comunicazione, sempre più globalizzato, localistico e personalizzato, dovrà cambiare il proprio assetto.

A tale mutamento contribuiranno diversi fattori: le "azioni" del nuovo Governo; le alleanze tra gli operatori; le decisioni dell'Unione Europea rispetto alle procedure d'infrazione aperte contro l'Italia (la Gasparri dovrà essere modificata); la non applicazione delle norme sulle frequenze dichiarate incompatibili con quelle comunitarie dalla Corte di giustizia europea (caso Europa 7); la diffusione di tecnologie, su reti mobili e fisse, che favoriranno il consumo - a volte individuale, a volte condiviso - di contenuti audiovisivi, collegati o estratti dai palinsesti televisivi o autoprodotti a livello amatoriale, togliendo tempo e risorse ai media.

Alcune date sono da tenere a mente. Come quella del novembre 2009: è il termine ultimo per recepire la nuova Direttiva che prenderà il posto della «Tv senza frontiere». In ballo, fra l'altro, vi sono limiti di affollamento pubblicitario più flessibili, con l'abolizione del tetto quotidiano e dell'intervallo di venti minuti tra i blocchi di spot ma anche il product placement, l'inserimento di marchi e prodotti aziendali nei programmi televisivi, la cui introduzione su ciascun mercato è affidata proprio alla decisione dei Governi nazionali.

L'inserimento dei prodotti nei programmi dovrebbe essere contrattato dai produttori, non dalle concessionarie pubblicitarie come Publitalia e Sipra. I produttori, tornando proprietari dei diritti e avendo le dimensioni adeguate, possono così diventare i nuovi player del sistema, potendo vendere i contenuti alle piattaforme e, forse, anche gli spazi per prodotti e marchi aziendali al loro interno.

L'evento forse più importante del 2007 per il sistema nazionale dei media, però, è stato proprio l'integrazione di produttori televisivi all'interno di Mediaset (Endemol,TaoDue, Fascino Pgt, la stessa Medusa). Mediaset si va trasformando da broadcaster commerciale a editore di contenuti, gratuiti e a pagamento, per tutte le piattaforme, con la centralità di quella terrestre, analogica e digitale. Grazie a un'attuazione anticipata della Direttiva, il mezzo televisivo potrà difendere le sue quote di mercato a fronte dell'incremento a doppia cifra della pubblicità sulla Rete. Rete che, comunque, si sta rivelando complementare, non solo alternativa alla tv "per tutti".

Dal 2008 al 2012, nella prossima legislatura, la tv dovrà passare alla trasmissione digitale. Lo farà, chiunque vinca le elezioni, regione per regione. Si dovrà attuare un delicato processo di assegnazione delle frequenze per venire incontro alle decisioni della Conferenza internazionale di Ginevra ed evitare le interferenze dei Paesi confinanti. La posta in gioco è elevata.

Tale processo di assegnazione sposterà risorse su nuovi soggetti - due frequenze resteranno a disposizione del Governo - o consoliderà quelli più forti?

Rai e Mediaset potrebbero raddoppiare il numero delle loro attuali reti analogiche, da tre a sei, nelle regioni digitali e aumentare in proporzione il numero dei canali (cinque-sei per rete). La cessione del 40% della capacità trasmissiva è prevista, come obbligo, solo fino al passaggio al digitale.

Dopo l'acquisizione dei diritti tv sulle Olimpiadi 2010 e 2012 da parte di Sky, lo scenario sembra caratterizzato ancora più dalla concorrenza tra le piattaforme che al loro interno, a eccezione della telefonia mobile. È in pieno svolgimento una trattativa tra Sky e Mediaset che, al di là dei suoi contenuti commerciali - con i canali Mediaset Gallery sul satellite e l'acquisto dei diritti sui grandi club del calcio da parte di Sky - consoliderebbe le rispettive posizioni all'interno delle piattaforme digitali.

La concorrenza si sposterebbe sempre più sul tasso di diffusione delle rispettive piattaforme, per attrarre maggiori risorse sui rispettivi canali. Mediaset e Sky, finora, hanno dato vita a una competizione aspra sul mercato della pay tv e su alcuni target pubblicitari. Rupert Murdoch e figli, ovviamente, devono tener conto di una possibile vittoria di Berlusconi al voto di aprile.

Dal 2011, sempre nella prossima legislatura, Sky potrà operare su frequenze terrestri ed acquisire diritti per tutte le piattaforme: decadranno i divieti posti dalla Ue per la fusione tra Tele+ e Stream. Non è un mistero che, da tempo, i dirigenti di Mediaset e Rai pensino a una piattaforma satellitare alternativa a Sky. L'accordo Sky-Mediaset siglerebbe una sorta di "pace" che impegnerebbe i contraenti a non invadere il "campo" altrui. È possibile un cambio di management in Sky Italia per gestire questa nuova fase.

Mediaset potrà acquisire quotidiani dal 31 dicembre 2010, termine imposto dall'Udc per votare la Gasparri. Il termine precedente era quello del 31 dicembre 2008, cioè domani, nel testo rinviato alle Camere dal presidente Carlo Azeglio Ciampi. La legge Gasparri blocca un'ipotetica fusione che colleghi Mediaset a Telecom, che pure molti ipotizzano nel prossimo futuro, perché la quota Sic per Telecom (finché questa avrà il 40% sul mercato della comunicazione elettronica) si dimezza dal 20% al 10%. Le sole attività televisive di Mediaset (vendendo La 7, operazione possibile) sono oltre il 10% del Sic. Le società di Tic, da Fastweb a Telecom, hanno rinunciato a diventare media company per distribuire i contenuti di Mediaset, Sky e .Rai

In Rai, infine, regna il caos calmo. Ogni cosa che si tocca rischia di creare crisi politiche e istituzionali. Entro l'anno cambierà l'intero vertice. Resterà ostaggio della prossima maggioranza parlamentare per tre anni, salvo riformabipartisan. La cessione di una quota della rete di trasmissione fornirebbe le risorse da investire nel digitale e nei contenuti. È però politicamente difficile - l'ha già bocciata Maurizio Gasparri da ministro delle Comunicazioni - e senza sponde in una transizione al digitale regione per regione.
(Marco Mele - Il Sole 24 Ore)

In attesa di un canale su Sky, Rai International già visibile in Italia ed Europa

In attesa dell'assegnazione di un canale sulla numerazione principale della pay-Tv Sky Italia, è già possibile vedere Rai International sui canali aggiuntivi. Lo scorso dicembre, il Cda della Rai aveva, infatti, deciso il cambio del nome di Rai International con RAItalia e che con il nuovo anno sarebbe stato visibile attraverso il satellite anche in Italia e in Europa. Adesso, tramite il telecomando del decoder, basterà selezionare la voce menu: apparirà la pagina nella quale si sceglie la voce “gestione altri canali”, cliccandoci sopra si può selezionare ricerca automatica. Dopo qualche minuto e alla fine della scansione si visualizzerà il messaggio “ricerca terminata” e premendo “OK” si tornerà alla schermata “gestione altri canali” dove si potrà selezionare la voce “organizza altri canali”. Ecco una doppia lista dove sarà possibile scegliere quale dei nuovi canali memorizzare e poi richiamare con il telecomando. All'interno di questa lista, scorrendo, si trova Rai Italia International. Selezionandolo e memorizzandolo sarà poi possibile richiamarlo dal telecomando con il numero che gli avremmo assegnato. Primo numero disponibile è 9600. Rai International trasmette in tutto il mondo una selezione dei programmi Rai, insieme a programmi originali prodotti per gli italiani che vivono all'estero e per tutti coloro che hanno con il nostro Paese un legame d'origine o anche solo di curiosità. E’ nata nel 1995 dall'esperienza della precedente Direzione Esteri della Rai. Da allora opera in convenzione con la Presidenza del Consiglio per sviluppare la presenza del servizio pubblico nella distribuzione radiotelevisiva internazionale e per rispondere alle esigenze di informazione e servizi espresse dalle collettività italiane all'estero. Due quindi gli obiettivi principali: il primo, più istituzionale, diffondere e promuovere nel modo più efficace e capillare la conoscenza della lingua e della cultura italiana, offrendo contemporaneamente agli utenti spazio e modo per interagire; il secondo, più commerciale, rappresentare cioè al meglio il marchio Rai e difendere la competitività del prodotto italiano nel complesso mercato radiotelevisivo internazionale. Rai International diffonde via satellite tre canali televisivi differenziati in base ai diversi target geografici. I distributori diffondono il segnale con diverse modalità (via cavo, via etere ecc.). Nei cinque continenti, il segnale può essere ricevuto o direttamente dal satellite (nella modalità cosiddetta DTH, Direct To Home), oppure attraverso i distributori locali, che lo ricevono dal satellite e lo ridiffondono per conto di Rai International. Trasmette anche la radio in onde medie, tramite il satellite Satelradio e in alcuni Paesi anche attraverso radio locali. (Raffaella Natale - key4biz)

venerdì 7 marzo 2008

RAI INTERNATIONAL NEWSLETTER DEL 7 MARZO 2008

Le NOVITA' della settimana dal 9 al 15 marzo 2008

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SPORT

Per conoscere tutte le partite che andranno in onda nella settimana visitate
La Giostra dei Gol "Tutte le partite di Rai International" -
http://www.international.rai.it/giostra/programma/calciointv.shtml

La Giostra dei Gol
Calcio Serie B
LECCE - BOLOGNA
Su tutti i canali sabato 8 marzo alle 15.45 ora italiana

La Giostra dei Gol
Calcio Serie A
INTER - REGGINA
Su Rai International 1,2,3 Africa sabato 8 marzo alle 18.00 ora italiana

La Giostra dei Gol
Calcio Serie A
PALERMO - UDINESE
Su Rai International 1,2,3 Africa sabato 8 marzo alle 20.30 ora italiana

La Giostra dei Gol
Calcio Serie A
SIENA - FIORENTINA
Su Rai International 1,2,3 Africa domenica 9 marzo alle 14.00 ora italiana

La Giostra dei Gol
Calcio Serie A
GENOA - JUVENTUS
Su Rai International 1,2,3 Africa domenica 9 marzo alle 20.30 ora italiana

La Giostra dei Gol
http://www.international.rai.it/giostra/index.php

La Domenica Sportiva
Su Rai International 1 lunedi' 10 marzo alle 4.15 ora italiana
Su Rai International 2 lunedi' 10 marzo alle 11.30 ora italiana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=24


INFORMAZIONE

Italia Campus
Su Rai International 1 sabato 15 marzo all'1.00 e alle 9.15 ora italiana
Su Rai International 2 sabato 15 marzo alle 8.00 ora italiana
Su Rai International 3 venerdi' 14 alle 18.30 ora italiana e sabato 15 marzo alle 5.30 ora italiana

Tribuna elettorale
Su Rai International 1 lunedi' 10 marzo alle 23.00 ora italiana
Su Rai International 2 martedi' 11 alle 6.45 ora italiana
Su Rai International 3 martedi' 11 marzo alle 12.15 ora italiana

Italia Cult
Su Rai International 1 lunedi' 10 marzo alle 3.15 ora italiana
Su Rai International 2 lunedi' 10 marzo 10.30 e alle alle 18.15 ora italiana
Su Rai International 3 Asia domenica 9 marzo alle 15.45 ora italiana
Su Rai International 3 domenica 9 marzo alle 22.30 ora italiana
http://www.international.rai.it/italiacult/index.php

Ballaro'
Su Rai International 1 mercoledi' 12 marzo alle 4.00 ora italiana
Su Rai International 2 mercoledi' 12 marzo alle 11.00 e alle 17.15 ora italiana
Su Rai International 3 martedi' 11 marzo alle 22.15 ora italiana e mercoledi' 12 marzo alle 15.45 ora italiana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=575

Anno Zero
Su Rai International 1 venerdi' 14 marzo alle 3.45 ora italiana
Su Rai International 2 venerdi' 14 marzo alle 10.45 e alle 17.45 ora italiana
Su Rai International 3 giovedi' 13 marzo alle 22.00 ora italiana e venerdi' 14 marzo alle 15.45 ora italiana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=918

Porta a Porta
Su Rai International 1 martedi' 11, giovedi' 13 e sabato 15 marzo alle 4.00 circa ora italiana e mercoledi' 12 alle 16.45 ora italiana
Su Rai International 2 da martedi' 11 a sabato 15 marzo
Su Rai International 3 da martedi' 11 a venerdi' 14 marzo
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=39


INTRATTENIMENTO

X Factor
Su Rai International 1 martedi' 11 marzo alle 2.15 ora italiana
Su Rai International 2 martedi' 11 marzo alle 9.15 ora italiana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=1078

Non esiste piu' la mezza stagione
Su Rai International 1 sabato 15 marzo alle 2.15 ora italiana, domenica 16 marzo alle 6.15 ora italiana
Su Rai International 2 sabato 15 marzo alle 9.15 ora italiana
Su Rai International 3 venerdi' 14 marzo alle 20.30 ora italiana, sabato 15 marzo alle 13.45 oraitaliana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=1079

Affari tuoi
Su Rai International 1 da mercoledi' 12 a sabato 15 marzo alle 0.00 ora italiana
Su Rai International 2 lunedi' 10 marzo alle 6.45 e da mercoledi' 12 a sabato 15 marzo alle 7.00 ora italiana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=364


FILM - FICTION

Il Maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia
Su Rai International 1 giovedi' 13 e venerdi' 14 marzo alle 2.15 ora italiana, venerdi' 14 e sabato 15 marzo alle 6.45 circa ora italiana
Su Rai International 2 giovedi' 13 e venerdi' 14 marzo alle 9.15 ora italiana, venerdi' 14 e sabato 15 marzo alle 15.30 circa ora italiana
Su Rai International 3 mercoledi' 12 marzo alle 20.30, giovedi' 13 marzo alle 14.00 e alle 20.30 ora italiana, venerdi' 14 marzo alle 14.00 ora italiana
http://www.international.rai.it/tv/programmi/scheda.php?id=389

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Vi invitiamo inoltre a visitare le sezioni dedicate ad ogni continente:

America del Nord e America Latina
http://www.international.rai.it/aree/americhe/

Africa
http://www.international.rai.it/aree/africa/

Asia
http://www.international.rai.it/aree/asia/

Oceania
http://www.international.rai.it/aree/oceania/

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RADIO
Rai International diffonde i propri programmi radiofonici e il meglio
dei programmi di RadioRai in tutto il mondo con diversi sistemi di
trasmissione. Per informazioni: http://www.international.rai.it/radio/

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giovedì 6 marzo 2008

FILIPPO REBECCHINI CONFERMATO PRESIDENTE FRT

Il consiglio federale della Frt (la Federazione radio televisioni, che riunisce le emittenti private) ha confermato oggi nella carica di presidente Filippo Rebecchini e ha ratificato la nomina come vicepresidenti di Maurizio Giunco per l'Associazione tv locali (di cui e' anche Presidente), di Marco Settimi per l'Associazione radio (come componente locale) e di Mario Volanti (per la componente nazionale). A giorni verrà ratificata la nomina del vicepresidente designato dall'Associazione tv nazionali. Il 22 gennaio le assemblee delle tre associazioni avevano confermato nella rispettiva carica di presidente Fedele Confalonieri (Tv nazionali), Maurizio Giunco (Tv locali) e Roberto Giovannini (Radio). (ANSA)

ROMA, IN TRASLOCO TRALICCI MONTE MARIO E MONTE CAVO

L'antenna Rai di Monte Mario potrebbe sparire presto dallo skyline di Roma. E a seguirla saranno anche tutte le altre antenne televisive nazionali e regionali a partire da quelle di Mediaset. In altre parole tutte le antenne televisive di Roma nord, oltre a quelle di Monte Cavo a Rocca di Papa, saranno trasferite a breve in altri siti. Questo lo scenario prossimo futuro che si sta delineando in merito alla localizzazione delle antenne televisive a Roma e nel Lazio dopo l'approvazione, avvenuta questa mattina dalla commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, di una variante che sblocca il "Piano territoriale di coordinamento per la localizzazione degli impianti di emittenza in attuazione del piano nazionale delle frequenze per il sistema televisivo regionale", ora atteso dal via libera finale del Consiglio della Pisana. La delibera approvata stamani, alla presenza dell'assessore all'Urbanistica Massimo Pompili, sblocca l'iter del piano elaborato dalla giunta regionale Badaloni e poi recepito da quella di Storace. Il blocco era stato causato dalla volonta' di trovare siti alternativi al Colle Anfagione, originariamente indicato come luogo dove trasferire parte delle antenne di Roma nord e di Rocca di Papa. Al suo posto la delibera individua Colle Sterpaio, a Capranica Prenestina, e Monte Gennaro (San Polo dei Cavalieri) all'interno dell'area protetta del parco regionale dei Monti Lucretili. In entrambi questi luoghi saranno installati due tralicci. In generale il piano prevede la localizzazione di 19 siti alternativi sul territorio regionale che andranno ad ospitare le antenne radio tv che dovranno trasferirsi. Coinvolti nell'operazione i siti di Monte Mario e Rocca di Papa, dove il 100 % delle antenne televisive saranno trasferite, anche se nel secondo caso restera' quel 50 % delle antenne attualmente presenti ma che riguardano la radiofonia e gli impianti militari. "Il nostro obiettivo- ha spiegato Pompili- è quello di risolvere un'ingiustizia e di farlo in modo equo, governando un possibile conflitto sociale. Sui siti di Monte Mario e Monte Cavo, infatti, c'e' la piu' alta concentrazione europea di antenne: in particolare la comunita' dei Castelli romani si fa carico da decenni di una servitu' molto gravosa". Da qui l'esigenza di un riequilibrio, individuando nuovi luoghi dove sistemare le antenne per abbassare la potenza elettromagnetica che dai Castelli produce i suoi effetti fino ai quartieri romani di Cinecitta' e Tor Bella Monaca. (Dire)

mercoledì 5 marzo 2008

TELENORD DIVENTA MULTIMEDIALE

Oltre 1500 metri quadrati completamente rinnovati e ristrutturati con le piu' moderne tecnologie digitali, tre nuovi studi televisivi tra i quali il MAG - Multimedia Auditorium Genova, ricavi totali in crescita costante del 15% all'anno dal 2004 al 2007 e dati Auditel in aumento con situazioni di leadership per le trasmissioni delle fasce di punta: con questi numeri l'emittente televisiva Telenord segna il passaggio da televisione regionale a TV multimediale. 'Telenord, dopo quattro anni dal trasferimento a Genova nell'ottobre del 2003, trova finalmente la sua dimensione reale in questi 1500 metri quadrati in un unico piano dove la televisione e' stata allestita - commenta Massimiliano Monti, Amministratore Unico e Direttore di Rete -. Con la realizzazione del MAG, nostro fiore all'occhiello della nuova struttura, abbiamo voluto dare alla citta' di Genova uno spazio multimediale per ospitare eventi e convegni. Confermiamo la nostra vocazione di produzione di format con Dove6 Italia, presentato lo scorso anno alla Borsa Internazionale del Turismo, e continuiamo il nostro impegno nell'informazione locale su tutto il territorio regionale anche con il nostro televideo e adesso con il nuovo portale'. La presentazione della nuova struttura e' stata fatta questa mattina dall'Amministratore Unico e Direttore di Rete Massimiliano Monti alla presenza del Direttore Responsabile Paolo Lingua. Domani sera la serata di inaugurazione dei nuovi studi televisivi allestiti in Via XX Settembre 41/3 verra' trasmessa in diretta televisiva e culminera' con lo spettacolo piromusicale in Piazza De Ferrari. (ANSA)

S.MARINO. PATTO A ROMA, RADIOTV DEL TITANO SBARCA IN ITALIA

INTESA FIRMATA CON D'ALEMA. STOLFI: "E' UN OTTIMO ACCORDO".

San Marino RadioTv sbarca in Italia. Grazie all'accordo sottoscritto oggi dal ministro degli Esteri sammarinese, il segretario di Stato Fiorenzo Stolfi, e il titolare della Farnesina, Massimo D'Alema, l'emittente di Stato di San Marino arrivera' sulle frequenze in chiaro del digitale terrestre italiano. Soddisfatto Stolfi: "E' un ottimo accordo- spiega all'agenzia Dire- che conferma i rapporti esistenti tra i due Paesi e costituisce la premessa positiva per ulteriori accordi in campo economico e culturale". L'accordo siglato oggi a Roma ha una durata quinquennale al termine della quale l'intesa sara' rinnovata tacitamente di biennio in biennio, salvo disdetta da una delle due parti. "Cinque anni- sottolinea Stolfi- consentono spazio e condizioni per programmare uno sviluppo costante nel tempo per San Marino Rtv". Rispetto alla precedente intesa, siglata nel 1992, l'accordo elimina il vincolo di esclusiva tra San Marino e Italia: "Resta un'importante collaborazione- sottolinea Stolfi- per quanto riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo, ma non piu' in esclusiva. San Marino ora potra' utilizzare anche altre emittenti private". In sostanza, il Titano "recupera la sua sovranita' e una liberta' di movimento che non avevamo". In arrivo per San Marino RadioTv un canale sul digitale e, a breve, anche una presenza sul satellite: "In particolare- sottolinea Stolfi- una presenza programmatica mirata all'area adriatico-balcanica per la promozione della cultura e dell'immagine dei due Paesi". Un allegato all'accordo siglato oggi a Roma dal segretario di Stato agli Esteri di San Marino e dal ministro degli Esteri italiano, Massimo D'Alema, impegna la Rai a offrire al Titano dei corsi di formazione professionale rivolti a giornalisti, operatori e amministratori dell'emittente di Stato. Sempre in base all'accordo, San Marino Rtv entra a pieno titolo tra le emittenti a cui la tv di Stato italiana puo' affidare la produzione di programmi e contenuti. In cambio, "San Marino concede all'Italia 3 delle 5 frequenze che ha avuto in assegnazione dall'autorita' internazionale delle comunicazioni". Frequenze gia' utilizzate dalla Rai o date in concessione, per cui San Marino Rtv incassera' ogni anno dall'Italia 3 milioni e 94 mila euro. (Dire)

ITALIA-SAN MARINO/ D'ALEMA E STOLFI FIRMANO NUOVA INTESA RADIO-TV

Un nuovo accordo bilaterale fra Italia e San Marino per la collaborazione nel settore radiotelevisivo è stato sottoscritto stamattina alla Farnesina dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema e dal collega sammarinese Fiorenzo Stolfi. "Tale intesa - fanno sapere dal ministero degli Esteri con un comunicato - si colloca nel contesto degli eccellenti rapporti tra i due Paesi e rappresenta una ulteriore conferma della comune volontà di consolidarli nei diversi settori". Alla luce delle rapide innovazioni tecnologiche nel settore radiotelevisivo, e in particolare nella prospettiva del passaggio al sistema digitale, si è ritenuto necessario aggiornare il quadro di riferimento della cooperazione bilaterale nel settore (l'ultimo accordo risaliva al 1987). Nella prospettiva dell'utilizzo del sistema di diffusione satellitare, l'accordo prevede la possibilità di una programmazione mirata all'area adriatico-balcanica per la promozione della lingua italiana, della cultura e dell'immagine dei due Paesi. L'intesa conferma, tra l'altro, la collaborazione tra i due servizi pubblici radiotelevisivi; prevede una possibile estensione del bacino d'utenza per l'emittente sammarinese; e istituisce una Commissione Mista con un ruolo non solo di monitoraggio ma anche propositivo nei temi oggetto dell'intesa. (Apcom)

lunedì 3 marzo 2008

Samsung annuncia il suo TV 3D

Disponibile per ora solo per il mercato Koreano, il PDP TV "PAVV Cannes 450" di Samsung ha suscitato molto interesse nel pubblico, non solo per le sue caratteristiche di tutto rispetto ma, in special modo, per essere uno dei primi ad integrare la tecnologia 3D Ready. Il modello Cannes 450 integra la tecnologia Cell Light Control che gli permette di avere un contrasto di 1.000.000:1, mentre la qualità dell'immagine si preannuncia di alto livello con l'introduzione delle soluzioni 2008 Ultra Daylight technology e DNIe+ (Digital Natural Image engine+). Ma la vera innnovazione è la tecnologia 3D Ready. Controllata da un software, permetterà a chi indossa un paio di speciali occhiali forniti con questo modello, di vedere le immagini su schermo in 3D. Non è la solita soluzione con immagini di colore diverso affiancate, con quegli strani occhialetti bicolore tanto famosi negli anni '80. Chi ha potuto provare il nuovo TV Samsung è rimasto molto sorpreso dai risultati, anche aziende del calibro di Electronic Arts credono in questa nuova tecnologia e si stanno muovendo per proporre i primi contenuti dedicati in breve tempo. (PCtuner)

RADIO: FALCHI-DIACO NUOVA COPPIA SU RTL 102.5

INSIEME DAL 6 MARZO NELLA PUNTATA DEL GIOVEDI' DI 'ONOREVOLE DJ'

L'attrice Anna Falchi e il giornalista Pierluigi Diaco dal 6 marzo diventeranno una coppia radiofonica, condurranno infatti insieme su Rtl 102.5, la puntata del giovedi' di "Onorevole Dj", il programma di Diaco in onda dal lunedi' al giovedi', dalle 24,00 alle 03,00. "E' nato tutto per caso -racconta la Falchi- stavamo guardando la prima puntata del Festival di Sanremo con un gruppo di amici e quando Pierlugi e' dovuto andare via per la diretta della sua trasmissione a Rtl 102.5 io gli ho detto 'vengo con te' e sono andata in onda con lui. Tra me e Pierluigi c'e' stata subito sintonia e mi sono molto divertita a interagire con gli ascoltatori. Il giorno dopo mi e' arrivata la proposta da parte dell'editore di Rtl 102.5 ed io ho accettato con molto piacere". Il programma, in radiovisione sui 102.5, e' disponibile anche su Sky al canale 813. (Adnkronos)

S.MARINO. VIA LIBERA ALL'ACCORDO CON L'ITALIA SU RADIO E TV

FINE AL MONOPOLIO, STOLFI: "ATTO DI SOVRANITA'"

Italia e San Marino viaggiano finalmente sulle "stesse frequenze": e' infatti fissata per mercoledi' la firma dell'accordo di cooperazione in materia radio televisiva tra Massimo D'Alema e Fiorenzo Stolfi, rispettivamente ministro italiano degli Esteri e segretario di Stato agli Affari Esteri per la piccola Repubblica. Ad anticiparlo oggi ai cronisti e' proprio Stolfi, nel corso dell'appuntamento settimanale del congresso di Stato a Palazzo Pubblico. Messi in ipoteca i contributi del "socio" italiano e introdotte alcune novita', il nuovo accordo prende cosi' definitivamente il posto di quello precedente, in vigore per 15 anni fino all'anno scorso. Nel 2007 infatti il governo Prodi ha deciso la sua disdetta, gettando nell'incertezza il futuro di Rtv, televisione pubblica sammarinese, al 50% di proprieta' italiana. E' iniziata cosi' tra i due Paesi la trattativa per la stesura di una nuova intesa, durata diversi mesi, giunta a conclusione appena una settimana fa, con l'approvazione del testo da parte dell'esecutivo sammarinese. "Siamo particolarmente soddisfatti, e' un accordo valido sul piano della sovranita'", commenta il segretario di Stato, illustrando le novita' previste dalla convenzione che avra' durata quinquiennale. In primis, la fine del monopolio e cosi' della concessione alla rete pubblica italiana: "Non e' piu' prevista un'esclusiva della nostra attivita' radio televisiva con la Rai", spiega Stolfi. O meglio, rimane l'esclusiva per il servizio pubblico, perche' San Marino resta impegnata a mantenere Rtv, per meta' italiana, come emittente finalizzata a questa funzione. Ma "per tutte le iniziative diverse- chiarisce il ministro- e' stata eliminata la prescrizione precedente che vieta attivita' concorrente alla televisione di Stato". In questo modo, commenta Stolfi: "Lo svincolarsi da un'esclusiva, al di la' dell'esistenza effettiva di interesse di altre emittenti private sul territorio, e' un atto di sovranita'". Anche perche', aggiunge: "Oggi non era piu' possibile pensare che in questo settore ci fosse monopolio". L'accordo garantisce poi il contributo Rai di tre milioni e 98 mila euro, pari a quello fissato nella convenzione precedente. E apre la porta alla diffusione terrestre e satellitare. Infatti, definisce i canali di diffusione: "Oltre al 51 e' stato inserito il 42", spiega Stolfi. Questi due canali, attraverso la tecnologia digitale, "verso cui c'e' un impegno preciso di attivazione da parte nostra,- assicura il ministro- ci consentiranno la trasmissione di otto programmi satellitari, per contenuti televisivi o interattivi". All'Italia, la piccola Repubblica lascia l'utilizzo di tre canali, ad oggi gia' a sua disposizione, per la durata dell'accordo. La nuova intesa prevede anche che ci sia un'attenzione particolare per l'area adriatica e dei Balcani, finalizzata alla diffusione della lingua italiana, della cultura e dell'immagine dei due Paesi. "E' un impegno specifico dato a San marino Rtv- prosegue Stolfi- e proprio sulla base di questa mission verra' chiesto accesso al satellite". E ancora, tra i punti salienti del testo, c'e' la spinta ad una maggiore collaborazione tra San Marino Rtv e Rai nella ideazione e realizzazione dei programmi, nella formazione e nell'aggiornamento delle risorse umane, fino a progetti di sviluppo tecnologico materiale. "Questo accordo- conclude Stolfi- ci fornisce tutti gli strumenti e dovra' essere sfruttato da San Marino anche per farsi conoscere un po' di piu'". (Dire)

sabato 1 marzo 2008

ELETTROSMOG: RAI, TAR ANNULLA ORDINE RISANAMENTO DEL 2001

Accogliendo un ricorso della Rai, il Tar del Piemonte ha annullato il provvedimento con cui la Regione, nel 2001, ordino' all'azienda di ridurre la potenza dei ripetitori del Colle della Maddalena (Torino). La Regione, dopo un controllo dei tecnici dell'Arpa di Ivrea, aveva intimato 'il risanamento del sito' entro 45 giorni per le televisioni (RaiUno, RaiDue, RaiTre) ed entro 15 per le radio (Isoradio, Fm1, Fm2, Fm3 e Filodiffusione). I giudici del Tar (ai quali si sono rivolte Rai spa e Rai Way) hanno però ravvisato una violazione di legge, in quanto l'azienda non era stata informata dell'apertura del procedimento amministrativo. La stessa societa', peraltro, nel proprio ricorso aveva lamentato 'l'errata applicazione dei criteri di misurazione (della potenza degli impianti - ndr) e la mancata verifica delle azioni di risanamento condotte da Rai'. L'ordine della Regione aveva gia' perduto di efficacia il 25 luglio del 2001, quando il Tar ne decretò la sospensiva. (ANSA)

Radio digitale: rischi e opportunità…ma senza miti

Almeno in Italia, di Digital Audio Broadcasting si parla pochissimo .Le tecniche digitali stanno invadendo la TV, ma anche la radio. E tuttavia - pur essendo stato definito lo standard del DAB nel 1988 – la radiofonia digitale stenta a decollare. La mitologia del ”nuovo innovativo” si scontra così con la realtà “conservatrice” degli utenti-consumatori. Quali le cause del fenomeno ? Quali i rischi di una accelerazione infausta, non solo per gli utenti ma anche per le piccole emittenti locali? Una prima riflessione in questa direzione, con l’aiuto di Enrico Giardino, del Forum DAC.
In Italia i propagandisti più gettonati mitizzano il rapido e “rivoluzionario” passaggio dalla radiodiffusione terrestre da analogica a digitale. I nostri governanti- per apparire moderni ed assecondare gli slogan- mettono scadenze sempre troppo vicine per un simile passaggio, in realtà difficile e rischioso. Prima il Governo Berlusconi con la data del 2008, poi quello Prodi con quella del 2012. Sono realistiche ?
E’ noto che la radiodiffusione digitale da satellite è già operativa da anni, sia per la TV che per la radio (canali audio aggiunti – mediante sottoportanti - al segnale principale video). E tuttavia gli attuali ricevitori domestici sono ancora analogici , sia per la TV che per la radiofonia. E’ il decoder SAT che realizza la trasformazione finale da digitale ad analogico.
Gli attuali ricevitori radiofonici FM- fissi o portatili- sono analogici con sintonia digitale delle stazioni ; una funzione decisiva in Italia , dato il caos dell’etere nella radiofonia FM. Costano poco e forniscono una buona qualità tecnica di ascolto, fatte salve le interferenze indebite.
Perché allora un ascoltatore dovrebbe acquistare un ricevitore radiofonico tutto digitale, secondo lo standard DAB (digital audio broadcasting) , certo più costoso ? Qual’è il valore aggiunto che lo può spingere ad una simile spesa ? Inoltre- anche se sta o si muove nell’area servita dal nuovo servizio- dove può comprare ricevitori di questo nuovo tipo ?
Il passaggio dalla radiofonia AM a quella FM comportava un significativo incremento di qualità, eppure ci sono voluti decenni perché la tecnica FM si affermasse. Ancora oggi i ricevitori in commercio ricevono sia i programmi in FM che in AM. Si dovrà fare altrettanto per il passaggio FM-DAB , dotando il ricevitore di una doppia funzione ricettiva.
Per la TV digitale terrestre si stanno introducendo significativi miglioramenti della qualità offerta : 16:9, alta definizione, schermi piatti di grandi dimensioni , a prezzi non proibitivi.
Tutto ciò non riguarda la radiofonia DAB, dove il vantaggio più significativo sta nella possibilità di trasmettere su un singolo canale analogico più programmi digitali contemporanei. Un vantaggio che riguarda semmai i radiodiffusori ammessi, più che l’utente finale.
Ecco dunque le prime buone e decisive ragioni per essere cauti nel mitizzare novità prossime venture.
Per quanto ne so, in Europa è la Svizzera che ha introdotto le tecniche DAB da qualche tempo, bisognerebbe indagare per capire con quali risultati effettivi.
Ma ci sono altre ragioni che rendono – a mio avviso- ancora più lenta la trasformazione analogico-digitale. Le radio italiane più importanti e più forti economicamente, trasmettendo in FM con forti potenze e senza interferenze, realizzano un vistoso vantaggio di qualità tecnica rispetto alle radio minori.
Un vantaggio decisivo in termini di ascolto e di introiti pubblicitari. Il passaggio al digitale comporta una trasmissione più omogenea e paritaria in termini di qualità tecnica. Inoltre moltiplica per 4 volte (o più) i radiodiffusori che possono trasmettere su ogni canale FM, quindi moltiplica la “concorrenza”. Un evento – sempre invocato a parole- ma sempre bandito nella realtà dalla imprenditoria italiana. Né i governi vogliono inimicarsi i gestori più forti.
Vi sarebbe anche un problema politico di non poco conto : in Italia – a differenza di ogni altro Paese del mondo - il piano di assegnazione delle frequenze radiofoniche FM non è mai stato definito. Su queste stesse frequenze devono operare le emittenti radiofoniche DAB, per cui ne potrebbe nascere un contenzioso che il Governo non saprebbe dipanare (per la sua colpevole e voluta inerzia di questi decenni).
L’industria audiovisiva coreana- proprio per offrire agli acquirenti di ricevitori digitali un valore aggiunto “visibile” sta spingendo per un nuovo standard, DMB (digital multimedia broadcasting).
Uno standard- evoluzione del DAB- che consente la trasmissione e la ricezione di segnali e servizi aggiuntivi, associati all’audio principale. Si tratta di immagini e di dati associati all’audio, ricevibili su apparati tascabili di piccole dimensioni, dotati di un piccolo schermo video. Una tecnica che si avvicina a quella usata nelle telefonia cellulare mobile (DVB-H= handheld) o nei “palmari” (PC multimediali di piccole dimensioni , poco più grandi dei telefoni cellulari multimediali di ultima generazione).
Come si comprende da queste brevi note- che intendono suscitare un dibattito più responsabile sul passaggio analogico-digitale terrestre – i fattori da valutare sono molteplici, perciò la cautela è d’obbligo.
Ritorna anche qui il tema di fondo della pianificazione istituzionale delle innovazioni tecnologiche. Una pianificazione che – valutati tutti i fattori connessi con questa innovazione- definisca modi e tempi di introduzione dei relativi servizi, sulla base degli interessi e delle disponibilità dei cittadini –utenti.
Sono questi interessi e queste disponibilità concrete che determinano il successo di un servizio innovativo, non gli slogan dei propagandisti o i decreti-legge del governo o i sussidi governativi dei contribuenti. Una verità lapalissiana che i nostri (im)prenditori possono fingere di ignorare, perché sanno di poter contare su decreti e sussidi nonchè sugli investimenti-traino della RAI lottizzata dal governo e dai partiti.
Una RAI- che come per il digitale terrestre TV - ridiventa “pubblica e benefica”, in ossequio agli oneri di comodo che i governanti pretendono. Quegli stessi governanti che ogni giorno vogliono toglierle qualcosa : chi gli addetti, chi le reti, chi la pubblicità, chi il canone (non la sua evasione).
In questi giorni, i grandi mass-media – mentre vige una colossale evasione di canone- stanno attaccando la RAI perché esige con “arroganza” canoni ingiusti da utenti “vessati”. Come se il “canone RAI”- il più basso d’Europa ed una bazzecola rispetto ai canoni SKY e Mediaset – non fosse un tributo che lo Stato italiano fissa per decreto , cedendone gran parte alla RAI , per un motivo molto semplice : in cambio del suo limite pubblicitario, non riferito all’ascolto, ma agli interessi di… Berlusconi. Il cavaliere – presidente perderebbe miliardi de miliardi di pubblicità se questa fosse riferita agli ascolti realizzati, invece che all’arbitrio dei berlusconidi e dei suoi pseudo - antagonisti.
Noi cittadini – utenti,contribuenti e consumatori- abbiamo in primo luogo interesse ad avere programmi e servizi migliori , nei contenuti, più che nelle tecniche (peraltro equivalenti).
Abbiamo il diritto costituzionale di avere sistemi radiotelevisivi pluralistici : perciò le nuove tecnologie digitali debbono garantire che soggetti diversi - e gli stessi utenti – possano accedere alla comunicazione di massa. Abbiamo interesse che i nuovi standard - per un periodo lungo ed adeguato- coesistano con i precedenti, in modo che l’innovazione sia una scelta consapevole, non un sopruso.
Di questo si dovrebbero preoccupare i nostri governanti, nell’interesse del Paese e della stessa industria.
Se la radiofonia digitale DAB trova difficoltà nel Regno unito, dove la radiofonia locale è molto più forte e radicata, dove la pianificazione istituzionale esiste, allora dobbiamo supporre che qui in Italia il problema potrebbe essere anche più critico.
In ogni caso- in altri Paesi europei- la introduzione di un nuovo servizio è preceduta da un ampio dibattito, istituzionale e sociale, che rappresenta interessi e punti di vista diversi , ma conciliabili. Nulla di tutto questo accade in Italia, dove lobbies ristrette dirigono sempre le operazioni di lancio.

(Amisnet)