giovedì 2 aprile 2009

Canale Italia, la tv di Lucio Garbo punta al salto di qualità

Parte la "nuova" Canale Italia. L'emittente nazionale di Lucio Garbo, dopo i pesanti investimenti sulla copertura del territorio, rinnova ora i contenuti del palinsesto, che saranno presentati con una conferenza stampa a Milano mercoledì 8 aprile. Ma il salto di qualità dell'ex Serenissima Tv, negli obiettivi del suo editore (che fu tra l'altro consigliere di Maurizio Gasparri quando questi era ministro delle Telecomunicazioni), parte dalla raccolta pubblicitaria. E' recente infatti la costituzione della concessionaria Italia Pubblicità, che vede fra i soci Openspace (concessionaria del network radiofonico Rtl 102.5) e il Club Santa Chiara di Carlo Giovannelli.E intanto i giornalisti protestano contro i tagli al personale: "Impossibile garantire un prodotto all'altezza delle richieste dei telespettatori"I giornalisti di Canale Italia, l’emittente televisiva che trasmette su scala nazionale con sede a Padova, lanciano l’allarme sui tagli al personale che ha interessato la redazione negli ultimi mesi e fanno appello a istituzioni e politica perché intervengano a sostegno del lavoro giornalistico. “La redazione di Canale Italia - si legge in una nota diffusa dalla redazione - comunica che, nonostante questo sia stato fatto presente all’Editore, la sistematica riduzione del personale giornalistico degli ultimi mesi ha creato un livello di carico di lavoro che non permette di garantire un prodotto all’altezza delle richieste dei telespettatori. Nonostante la disponibilità dell’intero corpo redazionale a venire incontro alle esigenze aziendali ci siamo trovati di fronte a uno stato di fatto al momento insostenibile. La situazione è tanto più sorprendente di fronte ai cospicui investimenti, all’ampliamento di palinsesto, alla nuova concessionaria pubblicitaria nazionale annunciati da Canale Italia. Per questo motivo i giornalisti dell’emittente dichiarano lo stato di agitazione e si riservano, auspicando un serio confronto con l’Editore, ulteriori azioni a tutela della propria dignità professionale e dei cittadini che hanno diritto a una corretta informazione. A questo proposito - conclude il comunicato - chiediamo anche l’intervento delle Istituzioni e di tutte le parti politiche che ben conoscono impegno, serietà e equilibrio della redazione”. (Affari Italiani)