sabato 16 febbraio 2008

Mobile Tv, c'è tanto da fare

Lo dice M:Metrics in una ricerca commissionata da Tellabs. Molti utenti dopo i primi entusiasmi restano delusi dalla poca qualità

Tempi duri per la Mobile Tv. Dopo lo scarso successo del DVB-H, che non è riuscito a far innamorare gli italiani, è ora tutto il panorama della televisione "on the move" a essere sotto accusa. Capo d'imputazione: la scarsa qualità del servizio. Secondo M:Metrics, il piccolo schermo del telefonino può generare un business di 270 milioni di dollari annuo (circa 185 milioni di euro) ma solo se entro i prossimi 12 mesi gli operatori sapranno dar risposta alle richieste degli utenti, che chiedono miglior qualità e affidabilità del servizio.

In particolare, evidenzia lo studio commissionato da Tellabs, nel 2007 (da gennaio a novembre per l'esattezza) il numero di persone che ha abbandonato i servizi di Mobile Tv è quasi il doppio rispetto a quello di chi li sottoscrive: il 68% rispetto a un mite 36%.

I motivi del flop sono diversi ma, in particolare, dice l'istituto di analisi sono tre: i costi elevati, e la scarsa qualità e affidabilità del servizio. Una speranza c'è: il 60% dei 34mila utenti (europei e americani dai 13 anni in su) intervistati nel sondaggio online si dichiara pronto a pagare ancora per la Mobile Tv se il servizio migliorasse.

Il mercato italiano in questo senso è un'isola quasi felice, visto che ha il più alto numero di utenti in Europa: 497mila. Meglio fanno solo gli USA con 1.737mila persone che guardano la Tv sul telefonino. L'Italia ha anche la più alta penetrazione di telefonini a banda larga: il 33% del parco totale. Inoltre, dice M:Metrics, gli ex utenti di Mobile Tv indicano con minor frequenza - il 22% in meno rispetto agli altri utenti del Vecchio Continente - la scarsa qualità come causa dell'abbandono del servizio. La conclusione è dunque che il mercato italiano della Mobile Tv è più maturo di quello europeo.

Per i problemi di scarsa affidabilità e qualità del segnale, ci spiega Roberto Cepparotti, vice presidente vendite Tellabs per l'Italia "occorre aumentare l'efficienza delle reti. In questo modo gli operatori potrebbero migliorare di molto il servizio senza innalzare i costi. Le opportunità di business offerte dai servizi di Mobile Tv e video streaming sono molto ghiotte. Sarebbe un peccato non approfittarne, soprattutto oggi con l'arrivo sul mercato di telefoni multimediali sempre più potenti".

A nostro parere, quelli dell'ampiezza di banda e dei costi non sono gli unici motivi per cui gli utenti non si sono ancora affezionati ai servizi di Mobile Tv. Altri sono legati alla qualità dei contenuti veicolati dagli operatori. A parte lo sport e qualche servizio di musica e infotainment, non si è ancora visto nulla di veramente tagliato su misura per le esigenze degli utenti di telefonini. La via del successo del video sul cellulare sembra allora forse passare attraverso il social networking, grazie al video sharing di YouTube & company. Ma c'è almeno un altro problema in agguato e tecnicamente di non facile soluzione: l'autonomia dei cellulari. Chi si mette a guardare un film sul telefonino, rischiando di rimanere a secco di preziosa energia per telefonare?
(Cellulare Magazine)