lunedì 21 aprile 2008

Virgin Radio. Brilla la stella del rock

Debutto positivo in Audiradio per il network musicale del gruppo Finelco. I manager del gruppo Finelco, a cui fanno capo Radio 105, Radio Montecarlo e Rmc2, sono galvanizzati dal buon esordio in Audiradio registrato a marzo da Virgin Radio. Un milione 650mila ascoltatori al giorno che collocano l’emittente specializzata in musica rock al decimo posto nella classifica delle stazioni nazionali commerciali, superando Radio Capital e m2o del Gruppo Espresso e appena sotto Montecarlo. Un risultato che nel giro di un paio d’anni il presidente di Finelco, Alberto Hazan, conta di portare a 2 milioni e mezzo lavorando sul 40% di italiani appassionati di rock che, secondo le indagini della controllata Ncp Ricerche, ancora non conosce il nuovo player. Virgin Radio prende vita la primavera scorsa nell’ambito di un’operazione in cui Rcs MediaGroup acquisisce una partecipazione in Finelco del 34,6% conferendo al gruppo di largo Donegani Play Radio, stazione con un’ottima dotazione di frequenze ma rimasta al palo nel gradimento degli italiani. Hazan sigla un accordo decennale con Richard Branson, il boss del gruppo Virgin, assicurandosi la licenza per l’utilizzo di un brand affermato e dall’appeal internazionale come Virgin Radio, e il 12 luglio 2007 vara un’emittente ‘style rock’: un flusso musicale che evita le ruvidità delle band più estreme e poco spazio alle parole contenute in una manciata di programmi rigorosamente registrati e nei notiziari (imposti per legge ai player nazionali) proposti in modo originale, con le news non lette ma raccontate. Dalla programmazione – in mano allo station manager Francesco Migliozzi, al direttore artistico Ringo e al direttore musicale Marco Biondi – emergono appuntamenti come ‘Music History’ con Paola Maugeri, che aiuta a capire il contesto in cui nasce un capolavoro rock (da aprile la trasmissione ospita Carlo Antonelli, direttore del mensile Rolling Stone), ‘Virgin Classics’, che fa conoscere ai più giovani gli artisti che hanno fatto la storia di questo genere musicale, e ‘Rock in translation’, con il duo comico Mammuth che traduce i testi delle canzoni. (Prima comunicazione 383)