lunedì 16 giugno 2008

Scomparso Tonino Guerra, fondatore di Radio Manfredonia Centro

Aveva 55 anni. Un lutto a cui si unisce la redazione de Il Grecale

Manfredonia - Nel lontano 1887, il signor David E.Hughes passò alla storia per aver trasmesso segnali radio con un trasmettitore di scintille comandato da un orologio (così raggiungendo, per i tempi, la ragguardevole distanza di oltre 500 metri !!). Per i tanti sipontini di mezza età, ma anche per quanti hanno seguito o seguono il locale evolversi tele-radiofonico, Tonino Guerra era entrato nell’immaginario collettivo come una sorta di “David Hughes del Tavoliere”. Tonino fu, infatti, a capo di una giovane cordata di sipontini, che nel giugno del ‘78 sperimentarono prive rudimentali prove di tramissione radio, così fondando la Radio, Radio Manfredonia Centro. Dalla mattina dello storico 1° Luglio ‘78, Manfredonia fu, difatti, risvegliata da nuove e magiche onde sonore, quelle di Radio Emme (M come la simbolica trovata di Tonino per rappresentare la sua natale cittadina). Inizialmente la neo emittente fu sostenuta dall’apporto di due soli baldi sipontini: il già citato Tonino e il grande amico Vittorio de Filippo, detto il “rossino”. Spinti da un grande entusiasmo, con una fervida passione musicale nelle vene, i due ragazzi intrapresero, non senza un pizzico di follia, la nuova magica avventura. Ben presto la spedizione fu infoltita da nuove leve locali, il mitico Robin, Nico Troiano (che già prima del Cavaliere si cimentò alla ricerca di renumerativi spazi pubblicitari), e poi ancora Matteo Guerra, Lilly, Melina Rinaldi e Guido. Dopo la fusione (1979) di Radio Emme con l'emittente televisiva Tele Manfredonia, (da cui nacque Tele Radio Manfredonia) Tonino, contrario al rapido sodalizio, abbandonò la sua amata creatura. Nonostante conservò la sua frequenza originale, i mitici 103 MHz, e lo storico numero telefonico (il sormontato 27500), la radio era ormai cambiata nell'immagine e nella diffusione, così compromettendo i suoi consolidati picchi di ascolto. Sull’orlo del collasso (economico, promozionale, commerciale) Tonino, da buon prode cittadino, rilevò la sua creatura, cambiandogli ben presto sede e dicitura: ecco Radio Manfredonia Centro. Dopo la sede di Via Orto Sdanga, il 1° Giugno del ‘85 la Radio si trasferisce in studi dalla più ampia struttura (via San Francesco n.55) dotandosi di nuove apparecchiature, per tentare la scalata verso porti di carattere provinciale. Fu cosi che, per la seconda volta, Tonino centrò il suo obiettivo: Radio Manfredonia Centro invase le frequenze dei cittadini baresi, dei lucani e persino dei campani, sino ad inserirsi sul nazionale circuito “Margherita”. Dopo il sostegno di nuovi collaboratori, che stoicamente (e rapidamente) si sono alternati nella conduzione dei programmi mattutini, nel 2003 Tonino taglia, con la sua creatura, i fatidici 25 anni di trasmissione cittadina. Scrive Tonino nel sito cittadino“Un primato che ci inorgoglisce e ci rende pronti ad ulteriori passi futuri, per garantire servizi musicali più accurati, aggiornamenti sportivi più professionali, ampia lettura dell’attualità e della cultura”. Sempre in perfetta sintonia “con i nostri radioascoltatori”, d’altronde Radio Manfredonia Centro è stata ed è “la radio della gente, della sua voglia di ascoltare musica, di partecipare ai nostri giochi e di avere notizia degli avvenimenti locali”. Ancora attuali allora le parole dello storico fondatore: “Il nostro target di ascolto, ovvero la gente che ci segue, non fa parte di una categoria definita, non ha un'età precisa ma è trasversale: dall'adulto al bambino, dalla mamma al negoziante cittadino“. Anche alla fine Tonino non mancò di rivolgere un pensiero ai suoi concittadini, che per un quarto di secolo non si sono mai stancati di “vivere, piagere, amare, respirare, mangiare, gioire senza mai dimenticare gli amati 103 MHz cittadini”. Ciao Tonino, da tutta la città, da quanti ti hanno conosciuto, da chi ancora bambino saliva le scale della tua redazione, accompagnando suo padre Vittorio, detto “il rossino”. (Il Grecale/Giuseppe de Filippo)